Massimo D’Alema, durante la festa del Partito Democratico a Campalto, ha condiviso la sua opinione riguardo i diritti delle coppie gay, ponendo come esempio il mancato diritto all’eredità di Lucio Dalla per Marco Alemanno, artista e compagno del cantautore bolognese scomparso nel marzo 2012. D’Alema ha definito questa situazione “scandalosa” e ha affermato che urge un cambiamento.
Massimo D’Alema
Massimo D’Alema si scusa: “Ragionevole compromesso tra l’allargamento dei diritti per persone che convivono e la sensibilità di un mondo cattolico che si sente urtato”
Massimo D’Alema, contestato dalla comunità lgbt italiana per un video-intervista in cui esprimeva la propria contrarietà per le nozze gay, ha voluto incontrare il presidente Arcigay Paolo Patané ed Elisa Manici di Arcilesbica per chiarire l’equivoco per ribadire (siamo sicuri?!) il suo appoggio alla causa gay (Fonte + Foto Repubblica):
Ha un valore molto relativo. In questo momento c’è un gruppo di lavoro del partito che sta elaborando una proposta per allargare i diritti per le persone omosessuali. E con quella andremo alle elezioni. Non è corretto che io dall’esterno li bombardi mentre loro discutono. Noi siamo l’unico partito italiano che lo fa. E siamo un partito complesso. Non ho mai detto che la Costituzione impedisce il matrimonio omosessuale. Ho detto che siamo in un Paese con una storia e una tradizione. Nel quale la lotta per i diritti deve fare i conti con un ragionevole compromesso tra l’allargamento dei diritti per persone che convivono e la sensibilità di un mondo cattolico che si sente urtato.
Massimo D’Alema: “I diritti gay possono attendere, prima bisogna riformare lo Stato e rimettere in moto l’economia”
Sta circolando da qualche giorno, un video-intervista in cui Massimo D’Alema ribadisce le priorità del Governo (la legge anti-omofobia può attendere) per la ripresa del nostro Paese:
Fermo restando l’inciviltà delle posizioni omofobiche che vengono da una parte del mondo cattolico, adesso il programma di un governo di questo tipo deve essere quello di risanare il Paese e di rimetterlo in moto. Sono due piani diversi: c’è quello del governo e poi quello di una battaglia politica e culturale. Noi, su questo tipo di diritti, abbiamo una posizione limpida. Ma oggi i grandi temi del governo del Paese sono quelli di riformare lo stato e rimettere in moto l’economia: temi che richiedono un’ampia coalizione.