A Nicolas Vaporidis non è andato giù il fatto che L’Apulia Film Commission abbia negato il finanziamento al film Outing – Fidanzati per sbaglio. L’attore, protagonista di questa commedia gay, ha fatto sapere dalle pagine di Panorama di essere molto dispiaciuto per la reazione di Vendola:
Nichi Vendola
Pdl, assessore Giuseppe Ripa: “Vendola? Gay con turbe psichiche
UPDATE: L’assessore al traffico e alla mobilità del Comune di Lecce, Giuseppe Ripa ha rassegnato le dimissioni dopo un incontro dell’assessore con il sindaco di Lecce, Paolo Perrone.
L’assessore alla mobilità del Comune di Lecce, Giuseppe Ripa, ha sferrato un duro attacco omofobo contro il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, riguardo i suoi gusti sessuali. Il motivo? Nascondere l’ennesima falsa partenza del filobus che viaggia con diversi anni di ritardo, e su cui incombe una scottante inchiesta per tangenti (Fonte Repubblica). Il politico si è lanciato in un’oratoria pubblica via Facebook senza precedenti:
Michele Placido tifa Nichi Vendola: “Essere gay? Una cosa meravigliosa”
Riportiamo uno stralcio dell’intervista rilasciata da Michele Placido al settimanale A. Il noto regista ha commentato la situazione politica del nostro Belpaese esprimendo le proprie preferenze (“Oggi voterei Casini, perché sono un cattolico convinto. Lo sono da quando mi hanno battezzato ed è una certezza profonda, una vera fede, come per gran parte degli italiani”) ed un tifo sfegatato per il suo conterraneo, Nichi Vendola (“E infatti il nuovo, secondo me”).
Grosseto, il vescovo Babini: “L’omosessualità è contro natura, meglio chi va con l’altro sesso”
Durante un’intervista rilasciata a Pontifex, il vescovo di Grosseto, Monsignor Giacomo Babini, ha ribadito le proprie idee antisemite e poco gay-friendly. L’alto prelato porta avanti la sua arringa a favore di Silvio Berlusconi, reo di abbandonarsi alla lussuria davanti ad aitanti pecorelle smarrite (Fonte Corriere Della Sera)
Vendola pecca più di Berlusconi. Basta con la caccia al premier. E poi l’omosessualità è contro natura, meglio chi va con l’altro sesso. Credo che oggi sia in atto una vera caccia a Berlusconi. Penso che sarebbe utile lasciare governare e aspettare che la recente manovra finanziaria dia i suoi frutti.
Legge sull’omofobia bocciata: i commenti a caldo
La comunità lgbt italiana non ha digerito la sonora batosta alla Camera in seguito all’approvazione delle pregiudiziali di costituzionalità mosse dal Pdl, Lega e Udc. Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ha commentato (Fonte Asca):
Nichi Vendola su GQ: “E’ ingiustificato l’atteggiamento di chi nasconde la propria verità”
Per la copertina di luglio di GQ, Nichi Vendola si è fatto immortare con un enorme orecchino da zingaro, ispirato ai versi di Federico Garcìa Lorca:
Le forme più trasgressive e spettacolarizzate di esibizione dell’identità gay, normalmente, sfilano un giorno all’anno; le forme più pacchiane e spettacolarizzate di esibizione dell’identità etero, nella sua versione più maschilista e più machista e anche più greve, sfilano anche nei palazzi del potere tutti i giorni dell’anno.
Il Governatore della Puglia è fermamente convinto che la cultura omofoba non risparmia nemmeno la sinistra:
L’omofobia che rappresenta l’omosessualità come una devianza piccolo-borghese ma oggi vale la pena pagare il prezzo della propria libertà piuttosto che soffrire due volte. È ingiustificato l’atteggiamento di chi si nasconde, di chi fugge dalla propria verità, perché i tempi sono molto cambiati, perché ci si dà coraggio gli uni con gli altri.
Dieci gay che salvano l’Italia oggi, il libro di Daniela Gambino
Oggi intendiamo proporvi un libro attuale e coraggioso: Dieci gay che salvano l’Italia oggi, della giornalista Daniela Gambino. Il libro tratta proprio di questi dieci noti personaggi che ricoprono i ruoli più disparati nella società, ma che sono un esempio di come, col talento e la determinazione, si possa ottenere delle soddisfazione anche se si è omosessuali. I personaggi in questione sono: Nichi Vendola, Tiziano Ferro, Nino Gennaro, Aldo Busi, Leo Gullotta, Rosario Crocetta, Titti De Simone, Anna Paola Concia, Franco Grillini, Gianni Vattimo.
Il libro lancia un campanello d’allarme riguardo due fenomeni dilaganti nella società odierna: la discriminazione e l’emarginazione. Molti omosessuali dichiarati rischiano di non venir più ben visti dalla gente comune, rischiano di venir relegati nel ghetto dell’ignoranza sociale.
La Commissione di Giustizia della Camera boccia la proposta di legge sull’omofobia
Nulla di fatto. La Commissione di Giustizia della Camera ha bocciato, senza appello, il disegno di legge redatto dalla deputata del Pd Paola Concia. Il voto è finito 26-17 con il parere sfavorevole di Pdl, Lega e Responsabili mentre Pd, Idv e Fli si sono schierati positivamente verso il provvedimento. L’Udc si e’ spaccata: Luisa Capitanio Santolini e Roberto Rao hanno confermato di non apprezzare il testo, in linea con la scelta del partito. Ma c’e’ stato chi come Lorenzo Ria ha preferito astenersi a titolo personale. Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità, non ha gradito il gesto:
Il Popolo della liberta’, col voto di oggi in Commissione, ha perso un’occasione. Il testo, infatti, non prevedeva il reato di omofobia, ma introduceva aggravanti per i reati commessi a scopo discriminatorio. Si tratta di una norma di stampo europeo. Votero’ a favore del provvedimento non appena arrivera’ in Aula.
Carolina Lussana, apogruppo del Carroccio in commissione, ha commentato:
L’imam Ali Abu Shwaima contro Vendola: “Non votatelo perchè è gay”
Non è un periodo facile per Nichi Vendola. Prima gli attacchi a sfondo omofobo di Beppe Grillo a Bologna, adesso ci si mette pure l’imam di Segrate, Ali Abu Shwaima, che esorta gli elettori musulmani a non votare il candidato Sel perchè appartenente ad un gruppo gay-friendly (Fonte La Repubblica):
I musulmani di Milano non devono votare i candidati della lista di Sinistra Ecologia e Libertà perché il suo leader, Nichi Vendola, in quanto omosessuale, ha una condotta che non va d’accordo con l’etica islamica.
Abu Bakr Geddouda, segretario della moschea milanese di Cascina Gobba, si è espresso nettamente contro l’invito rivolto ai fedeli dell’esponente islamico:
Ritengo sia sbagliata la sua posizione nei confronti di Davide Piccardo e dei candidati di Sinistra Ecologia e Libertà (Paolo Abdullah Gonzaga per il consiglio di zona 2 e Omar el-Sayed per il consiglio di zona 9, ndr). Noi non possiamo giudicare i candidati per la loro vita privata ma valutiamo i loro programmi, perché abbiamo tante cose che ci interessano e dobbiamo far capire a tutti che noi immigrati di seconda generazione siamo cittadini italiani a tutti gli effetti.
Beppe Grillo dixit: “At salut, buson”. Arcigay contro la battuta omofoba
Nel corso di un’arringa pubblica in piazza Maggiore a Bologna, per sostenere la candidatura di Massimo Bugani per il Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo si è lasciato andare ad una battuta infelice tirando in ballo, non solo Nichi Vendola (che, alla vigilia del comizio, aveva accusato il comico genovese di usare un linguaggio “maschilista, sessista e machista”), ma offendendo tutta la comunità omosessuale (Fonte + Foto Il Corriere della Sera):
Se l’esegesi dell’ipercritica evolutiva si infuturasse nell’ipertrofismo universale allora veramente Vendola potrebbe essere nella superfettazione della noo-conoscenza. Va bene? At salut, buson! (tradotto: ‘Ti saluto culattone!’)
Eataly come Ikea apre alle famiglie gay
Anche la catena alimentare Eataly si è voluta schierare a favore delle famiglie gay, realizzando un manifesto pubblicitario praticamente identico a quello IKEA con due donne che si tengono per mano, a simboleggiare la forte apertura verso le unioni formate da persone dello stesso sesso.
Oscar Farinetti patron di Eataly, fiore all’occhiello della strategia dello Slow Food Made in Italy, ha voluto esprimere la propria vicinanza ideologica al mobilificio svedese tappezzando i quotidiani con la criticata immagine (questa volta nella sua versione al femminile) con tanto di scritta: ‘Anche noi di Eataly siamo aperti a tutte le famiglie‘. Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, rete sui diritti civili ha commentato positivamente la vicenda:
Roma Europride 2011, Nichi Vendola: “Io ci sarò”
Nichi Vendola, governatore della Puglia nonchè uno dei politici lgbt più attivi nella lotta ai diritti civili, ha registrato il proprio messaggio per annunciare la sua partecipazione al Roma Europride dell’11 giugno 2011:
Io ci sarò, come tutti gli anni della mia vita, sarò al Gay Pride. Un appuntamento che ha a che fare con la libertà di ciascuno, la libertà di tutti e tutte. Un appuntamento che guarda alle zone d’ombra che ci sono in tante parti del mondo: dalla violazione dei diritti delle persone ai pregiudizi che ancora cingono di filo spinato, la vita, i sentimenti di milioni di esseri umani. Io ci sarò, perchè è importante ribadire, di anno in anno, che i diritti delle persone non sono optional, non si possono vendere sulle bancarelle delle campagne elettorali. Appartengono alla civiltà del nostro futuro e vogliamo conquistarli nel nosto presente. Il diritto non è essere tollerati ma esistere spigliati nella propria soggettività, soggetti di cittadinanza piena… uomini e donne fuori da quella dittatura della cultura e dell’immaginario del normodotato… fuori da una normalità obbligatoria con la sua leva militare, le sue cartoline precetto. Io ci sarò… i gay, le lesbiche, i trans rappresentano un mondo che, in qualche modo, ha scosso le fondamenta, l’autorappresentazione del mondo. Un mondo plurale, un mondo fatto di tanti colori, un mondo che non può essere ridotto al bianco e al nero. Io ci sarò perchè quella varietà di colori è sempre nostalgia e memoria dell’arcobaleno. Io ci sarò perchè si sa sempre che, nel punto in cui nasce l’arcobaleno, si nasconde un tesoro. Io ci sarò perchè il tesoro è la dignità di ogni essere umano.
Platinette: “La Lega Nord è piena di gay”
Platinette ai microfoni del programma di Radio2, Un giorno da pecora, di fronte all’eurodeputato della Lega Matteo Salvini, ci ha offerto delle rivelazioni politiche scottanti:
La Lega Nord è piena di gay, come lo sono le redazioni dei giornali leghisti!
La rivelazione potrebbe essere una polemica nei confronti della nota poca tolleranza dei leghisti nei confronti dell’omosessualità. Il parlamentare ha però risposto in questi termini a Platinette:
E anche se fosse, non ci sarebbe nessun problema!
Nino D’Angelo: “In Italia un gay dichiarato al governo sarebbe rivoluzionario come Obama in America”
Il Re delle magliette e dei jeans fa coming out politico. Nino D’Angelo ha dichiarato al settimanale Diva e donna di essere comunista, e non si è fermato solo a questo. Il cantautore napoletano ha aggiunto che apprezza l’operato di Vendola tanto che voterebbe per lui.
Sono comunista fin da bambino. Oggi voterei Vendola, ma non lo faranno mai passare: un gay dichiarato al governo sarebbe rivoluzionario come Obama in America, e noi non siamo l’America.