Sul suo blog personale, Paola Concia ha pubblicato la lettera inviata dal padre nel giorno delle nozze e che vuole essere un esempio per tutti (alla faccia di tutti i detrattori come Daniela Santanchè e soci):
Paola Concia
Il matrimonio di Paola Concia, l’Avvenire: “Scelta strumentale”
Non tutti hanno preso bene il matrimonio della deputata Paola Concia con la criminologa Ricarda Trautmann avvenuto qualche giorno fa a Francoforte. A dire la sua, l’Avvenire che sentenzia: si tratta di gesto politico, una scelta strumentale per scatenare l’ennesimo scontro.
Daniela Santanchè: “Il matrimonio della Concia mi ha impressionata”
Fabrizio Roncone del Corriere della Sera ha telefonato Daniela Santanchè per conoscere il suo punto di vista sul matrimonio friendly tra il deputato del Pd, Paola Concia e la ormai moglie Ricarda Trautmann. Ecco l’estratto della conversazione:
Paola Concia si è sposata
Accantonata temporaneamente la delusione per la bocciatura della legge sull’omofobia, Paola Concia si è consolata sposando la storica compagna, la criminologa Ricarda Trautmann (Foto Vanity Fair). Alla cerimonia, che si è tenuta in Germania, hanno partecipato amici, parenti e persino le rispettive ex fidanzate che non si sono volute perdere il lieto evento. Assente giustificato, il padre della parlamentare Pd, che però è voluto restare vicino alla figlia attraverso una missiva letta durante il rito.
Legge sull’omofobia bocciata: i commenti a caldo
La comunità lgbt italiana non ha digerito la sonora batosta alla Camera in seguito all’approvazione delle pregiudiziali di costituzionalità mosse dal Pdl, Lega e Udc. Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ha commentato (Fonte Asca):
Roma: ragazzi gay aggrediti a Villa Borghese
Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ha riportato un grave epiosodio omofobo, avvenuto a Roma, ai danni di due ragazzi gay (Fonte Repubblica):
Nella serata tra venerdì e sabato della scorsa settimana, due ragazzi omosessuali di 30 anni si trovavano nei pressi dei viali di Villa Borghese: c’era pochissima gente, tra cui un gruppo di dieci giovani e giovanissimi che hanno preso a rincorrerli. Quella che doveva essere una piacevole passeggiata si è trasformata in un inseguimento. I protagonisti della vicenda hanno contattato il servizio Gay Help Line 800713713 per chiedere supporto dichiarando che gli aggressori li avrebbero minacciati con i caschi delle proprie moto.
Ha proseguito:
Gay Village, giovani aggrediti: “Andate via, froci di merda”
La notte del 28 giugno, due giovani sono stati aggrediti nei pressi del Gay Village, in zona Tre Fontane. A raccontare l’episodio, un testimone appartenente al circolo di cultura omosessuale Mario Mieli (Fonte Repubblica):
Intorno alle due di notte, i due si trovavano in “un parco dove solitamente ci si incontra” accanto alla struttura dove è in corso la manifestazione organizzata da Dìgay project e da ‘Gavi20’. I due si sono trovati questo gruppo di facinorosi, sicuramente armati di bastoni o comunque di oggetti contundenti e hanno tentato una aggressione al grido di ‘andate via, froci di merda’. Fortunatamente c’erano altri due volontari del nostro circolo che hanno chiamato le forze dell’ordine. Era impensabile, però, che dietro questa aggressione ci fosse una tensione alta perchè delle persone non sono state fatte entrare al Gay Village. Del resto chi va a questa manifestazione sa già che ci trova gay, trans e lesbiche.
Imma Battiglia, presidente del Dìgay project, è rimasta particolarmente delusa dall’accaduto:
Siamo stati in grado di gestire l’ingresso di ben 7.000 persone, dentro non è successo nulla, è stato tutto perfetto. Quanto a quello che capita fuori, ad esempio su viale America, non possiamo mica pensarci noi. Veramente sono stata aggredita anche io mi hanno messo le mani in faccia, mi hanno anche minacciata. Questo perché, erano circa le 2, non potevamo più fare entrare le persone per una questione di sicurezza. In modo quasi discriminatorio le abbiamo anche fatte uscire, le abbiamo mandate via. Molti che stavano provando ad entrare erano in stato evidentemente alterato. Sono stata costretta pure a chiamare il 113, ma non è arrivato nessuno. E non c’è neanche un presidio di forze dell’ordine qui fuori, considerando che ci sono altre manifestazioni e quindi tantissime persone. Non possiamo più essere lasciati soli.
Rocco Buttiglione: “L’omosessualità? Un disordine morale”
Nuovo attacco di Rocco Buttiglione verso la comunità gay. In un’intervista al magazine A, il Presidente dell’Udc ribadisce di non avere particolare “simpatia ideologica” per la schiera queer:
Sui gay non ho cambiato parere. Sul piano politico e giuridico sono per la non discriminazione nei confronti degli omossessuali. Ma su quello morale penso quello che pensa la Chiesa cattolica: l’omosessualità è un disordine morale. Se Dio ti ha dato un corpo da maschio non potrai mai essere donna. Non potrai mai avere una gravidanza. E fare finta di essere quello che non sei non ti fa stare bene, perdi una vita in cambio di una finzione.
Puntuale, il commento di Paola Concia, deputata del Pd:
Le affermazioni di Buttiglione sulle persone omosessuali, non mi sorprendono affatto. Sappiamo tutti che l’esponente dell’UDC è motivato da rancore personale, perché proprio a causa delle sue opinioni discriminatorie nei confronti della comunità LGBT, che tra l’altro ribadisce nell’intervista pubblicata su “A” in edicola domani, il Parlamento Europeo, e non la lobby omosessuale, ha bocciato la sua nomina a Commissario Europeo. Vorrei sommessamente ricordare al collega che il Parlamento italiano non si trova dentro la città del Vaticano. L’onorevole Buttiglione parla, infatti, impropriamente di “disordine morale” delle persone gay, che secondo lui sono uomini che vogliono diventare donne e viceversa, dimostrando ancora una volta di non aver compreso o di non voler comprendere il significato di orientamento sessuale, che non ha nulla a che fare con l’identità di genere. Inoltre, leggendo le sue dichiarazioni, si intravede un evidente lapsus freudiano quando afferma che ” fare finta di essere quello che non sei non ti fa stare bene, perdi una vita in cambio di una finzione.E’ esattamente quello che il movimento LGBT dice da almeno trent’anni per liberare i tanti omosessuali che non hanno il coraggio di vivere pienamente le loro vite. Il livello di dibattito sull’omosessualità, comunque, è da un paio di mesi, diventato francamente inaccettabile e volgare. Gente come Buttiglione e Giovanardi non perde un’occasione per portare avanti la loro crociata contro le persone gay,lesbiche e trans, nel silenzio assordante dei loro colleghi di partito che evidentemente devono condividere questa linea d pensiero. E poi hanno pure il coraggio di definirsi moderati, quando invece su queste tematiche dicono le stesse identiche cose dei partiti più estremisti dell’estrema destra europea. Se si è moderati, lo si deve essere sempre. Aspetto, a breve, conclude la deputata, il giorno in cui il Parlamento italiano si ritroverà un’altra volta a votare la legge contro l’omofobia e la transfobia, e lì gli italiani sapranno giudicare con i loro occhi chi sono i veri moderati e chi invece gli estremisti.
Franco Frattini: “La Costituzione non permetterebbe i matrimoni gay”
Anche il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, si è attirato l’ira della comunità lgbt dando la sua opinione sulle nozze gay, che tardano ad arrivare nel nostro Belpaese:
Io ho una convinzione profonda: che il matrimonio sia quello stabilito dalla nostra Costituzione e di questo ovviamente sono convinti in molti. Non parlerei quindi di un’idea di cambiamento del matrimonio. Questo credo che la nostra Costituzione e la nostra storia non lo permetterebbero. In Italia non siamo indietro. Noi dobbiamo andare sempre più avanti nel riconoscere i diritti individuali delle persone fisiche.
Dichiarazioni che non sono state gradite da Paola Concia (Fonte Asca):
Anche questa volta il Ministro Frattini ha perso un’occasione per affrontare una tematica importante che interessa la legittima aspirazione alla felicita’ e al desiderio di costruirsi una famiglia di migliaia di cittadini italiani. Il Ministro degli esteri, che e’ stato Commissario europeo alla giustizia, dovrebbe sapere bene che l’Italia e’ l’unico tra i paesi fondatori dell’UE a non avere una regolamentazione a tutela dei diritti delle coppie omosessuali; un vuoto normativo che, tra l’altro, l’Unione Europea ci ha invitato piu’ volte a colmare. Invece di arrampicarsi sugli specchi tirando per la giacchetta la Costituzione, il ministro degli Esteri farebbe bene a chiedersi perche’ la sua collega Hillary Clinton ha deciso di inviare un messaggio a sostegno dell’Europride, che quest’anno si e’ tenuto proprio a Roma, sottolineando che i diritti dei gay sono diritti umani. Vorrei chiedere al titolare della Farnesina se non si sia stupito che una carica cosi importante dell’amministrazione americana abbia deciso di rivolgere la sua attenzione proprio all’Italia; non credo infatti sia consuetudine del Segretario di Stato americano inviare messaggi di sostegno ai numerosi gay pride che si tengono ogni anno in tutto il mondo e questo a riprova che il nostro paese e’ ”attenzionato” dagli Stati Uniti su questi temi. Come al solito il centrodestra quando affronta queste tematiche si fa prendere dall’ansia. Invito tutti ad una maggiore pacatezza e sfido Frattini a seguire l’esempio di Hillary Clinton e a promuovere i diritti umani anche in Italia, facendo finalmente approvare la legge contro l’omofobia e la transfobia che l’esponente del Governo si era impegnato a sostenere un anno fa in una sua intervista ad un noto quotidiano.
Onu approva una risoluzione per la parità dei diritti
Il Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu ha approvato oggi una risoluzione ”storica” che stabilisce la parita’ dei diritti per tutti gli esseri umani, indipendentemente dall’orientamento sessuale. La proposta, presentata dal Sud Africa, e’ stata varata con 23 voti a favore, 19 contrari e tre astensioni, nonostante la forte opposizione da parte degli stati arabi e africani, sensibilmente contari all’omosessualità. Il testo approvato recita così (Fonte TMNews):
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignita’ e diritti e a ciascuno di loro spettano tutti i diritti e le liberta’ senza distinzione di alcun tipo.
Franco Grillini si complimenta per l’iniziativa friendly degli Stati membri delle Nazioni Unite:
La risoluzione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite che riconosce la totale parità dei diritti fra persone etero, omo e trans rappresenta indubbiamente un fatto storico per la stessa ammissione dei protagonisti e che sarà di grande utilità nel dibattito internazionale per tpotersi lasciare un giorno alle spalle, speriamo presto, gli orrori li leggi che puniscono anche con la morte cittadini di molti paesi per il solo fatto di essere gay lesbiche bisessuali o transessuali. Ammirevole la presa di posizione sudafricana, che rompe il fronte tradizionalista venato di fondamentalismo del continente africano, nonché la determinazione statunitense. Al contempo nel nostro Paese siamo ormai circondati di segni chiari e inequivocabili che è ora che anche in Italia si dia il via libera ad una legislazione che riconosca e tuteli singoli e coppie LGBT. Siamo uguali nei diritti ad ogni altro cittadino! In quietante invece la posizione machista degli altri paesi africani e quella decisamente omofoba dei paesi islamici. Siamo stufi di sentire che le leggi che ci riguardano subiscono ritardi, amputazioni e rinvii. Un milione di persone, esponenti di destra e di sinistra a manifestare per i diritti LGBT in occasione dell’Europride e ancor di più il messaggio della segrataria di stato americana Hilary Clinton sono il segno che non solo è ora che ci vengano concessi i nostri sacrosanti diritti, rappresentano anche una grande vergogna èer il nostro Paese, il mondo intero ci guarda e non per le nostre bellezze, ma per l’arretratezza in cui questa classe dirigiente ci ha costretto. A qiesto punto è bene che i clericali di casa nostra, i Giovanardi e i Buttiglione, si leggano bene la risoluzione Onu prima di sparare bordate omofobe quasi quotidianamente.
Sulmona, il sindaco Fabio Federico: “I gay? Un’aberrazione genetica”
Sta spopolando su Youtube, un video registrato dal sindaco di Sulmona Fabio Federico (nella foto, a destra), datato 2006, che fornisce la ricetta per la cura dell’omosessualità (Fonte Repubblica):
Se hai degli ormoni maschili e un genoma maschile, fai il maschietto. Il contrario è fuori natura, ci sono delle possibilità di composizione intermedie di questi assetti genetici. Ci sono delle aberrazioni genetiche che determinano il fatto che non si sia né perfettamente uomo e né perfettamente donna. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di scelte fatte per un gusto personale. Niente a che dire sul gusto. Ogni omosessuale può vivere la sua vita sessuale come meglio crede. Se gli piace, gli piace. Non posso certo giudicarlo.
Il politico, eletto in ala Pdl, non nasconde la delusione per la scoperta di un figlio gay:
Ho due figlie femmine, e purtroppo anche tra le donne esiste l’omosessualità. Preferirei che le mie figlie crescessero in maniera normale e facessero una vita normale, con una famiglia normale. Se poi dovessi vedere che le cose non vanno tanto bene, le farei curare. Chi è omosessuale fa una scelta contraria a quella indicata dalla natura.
Legge anti-omofobia, Paola Concia: “Con le pregiudiziali di costituzionalità, i cittadini omosessuali italiani dovranno subire l’ennesima umilazione”
Su una possibile approvazione della legge contro l’omofobia, Paola Concia ha lanciato l’allarme (Fonte Agenzia Parlamentare):
In attesa dalla votazione sulla proposta di legge contro l’omofobia e la transfobia alla Camera, ho deciso di lanciare una mobilitazione sulla mia pagina Facebook, perché UDC, PDL e Lega vogliono uccidere questa legge utilizzando lo strumento più che pretestuoso delle pregiudiziali di costituzionalita’. Se la maggioranza approverà le pregiudiziali, non si potrà procedere alla votazione della legge e i cittadini omosessuali italiani dovranno subire l’ennesima umiliazione. E’ evidente che il centro destra non vuole prendersi la responsabilità davanti al Paese di bocciare una legge di civiltà e ricorre a mezzucci procedurali che sul piano costituzionale sono vergognosi. La definizione ‘orientamento sessuale’ che viene contestata come incostituzionale è, tra l’altro, già presente nella legislazione italiana contro le discriminazioni sul lavoro. Sollevare questa pregiudiziale è dunque una scelta codarda per affossare una legge di stampo europeo, che è presente negli ordinamenti di tutti i paesi fondatori dell’UE. Al centrodestra non sono bastati i numerosi appelli a favore dell’approvazione: da quello del Presidente della Repubblica a quello di Hillary Clinton, che ha ricordato come i diritti degli omosessuali siano diritti umani. E nemmeno il milione di persone che è sceso in piazza a Roma per l’Europride è stato sufficiente a far uscire dal “bunker” questa maggioranza di governo incapace oramai di comprendere la realta’.
Paola Concia: “La Chiesa si impegni a far sposare tutti quelli che si amano a prescindere dall’orientamento sessuale”
Nella seconda e ultima giornata di visita in Croazia, durante la messa celebrata a Zagabria, Papa Benedetto XVI ha invitato tutti i fedeli a non cedere alla convivenza come relazione sostitutiva del matrimonio (Fonte TMNews):
Non cedete a quella mentalità secolarizzata che propone la convivenza come preparatoria, o addirittura sostitutiva del matrimonio. Mostrate con la vostra testimonianza di vita che è possibile amare, come Cristo, senza riserve, che non bisogna aver timore di impegnarsi per un’altra persona! Care famiglie, gioite per la paternità e la maternità!
Dieci gay che salvano l’Italia oggi, il libro di Daniela Gambino
Oggi intendiamo proporvi un libro attuale e coraggioso: Dieci gay che salvano l’Italia oggi, della giornalista Daniela Gambino. Il libro tratta proprio di questi dieci noti personaggi che ricoprono i ruoli più disparati nella società, ma che sono un esempio di come, col talento e la determinazione, si possa ottenere delle soddisfazione anche se si è omosessuali. I personaggi in questione sono: Nichi Vendola, Tiziano Ferro, Nino Gennaro, Aldo Busi, Leo Gullotta, Rosario Crocetta, Titti De Simone, Anna Paola Concia, Franco Grillini, Gianni Vattimo.
Il libro lancia un campanello d’allarme riguardo due fenomeni dilaganti nella società odierna: la discriminazione e l’emarginazione. Molti omosessuali dichiarati rischiano di non venir più ben visti dalla gente comune, rischiano di venir relegati nel ghetto dell’ignoranza sociale.