Treviso, Gian Paolo Gobbo: "Niente Gay Pride finchè sarò io sindaco" Cultura Gay

Treviso, Gian Paolo Gobbo: “Niente Gay Pride finchè sarò io sindaco”

Treviso, Gian Paolo Gobbo: "Niente Gay Pride finchè sarò io sindaco" Cultura Gay

A poche settimane dall’Europride di Roma, il sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo, ha rivelato a Klauscondicio, che la propria città non ospiterà mai una manifestazione a sostegno dei diritti lgbt (Fonte Ansa):

Finche’ saro’ sindaco il Gay Pride non si fara’ mai a Treviso. Certi eccessi possono danneggiare la libido di bambini e adolescenti. Giudico sbagliate manifestazioni come il Gay Pride, perche’ rappresentano una provocazione, un modo per far vedere che qualcuno puo’ fare tutto quello che vuole, e questo non va bene: ostentare a tutti i costi la diversita’ come fosse un dono e’ razzismo al contrario.

Paola Concia: "Una legge è il primo passo contro l'omofobia" Cultura Gay

Paola Concia: “Una legge è il primo passo contro l’omofobia”

Paola Concia: "Una legge è il primo passo contro l'omofobia" Cultura Gay Intervista esclusiva per la deputata del Pd Paola Concia. Il politico ha risposto alle domande dei lettori di Vanity Fair, come sempre, senza peli sulla lingua. Riguardo l’attacco omofobo ricevuto recentemente, la Concia ha detto:

E’ avvenuto tutto in una serata tranquilla. Io era mano nella mano con Ricarda quando un uomo ci ha insultato, dicendoci che avrebbero dovuto metterci ai forni crematori. Io gli ho risposto malamente e gli ho detto che solo in Italia restano inpuniti certi commenti. Mi ha spaventato proprio il suo assoluto senso di impunità.

Uganda: Parlamento propone pena di morte per i gay Cultura Gay GLBT News

Uganda: Parlamento propone pena di morte per i gay

Uganda: Parlamento propone pena di morte per i gay Cultura Gay GLBT News E’ incredibile come nel 2011 si debba ancora comunicare tali orripilanti notizie. Il Parlamento ugandese pare stia tentando nuovamente, dopo il fallimento del 2009, di far approvare una legge che condannerebbe i gay del paese alla pena di morte. Un provvedimento che se venisse approvato andrebbe contro ogni genere di tutela dei diritti umani.

Giustappunto, oggi, Amnesty International e Human Rights Watch hanno invitato il parlamento ad abbandonare ogni intento di approvazione del provvedimento. Nel 2009 era già iniziato un iter legislativo per approvare tale brutale legge; poi per fortuna tutto è stato bloccato dalla comunità internazionale. Venerdì scorso, purtroppo, i lavori sono ripresi e la questione è stata riaperta in Parlamento. Michelle Kagari, direttore africano di Amnesty, ha commentato così la sconvolgente notizia:

E’ preoccupante che tale provvedimento riprenda in esame un progetto di legge che umilia, ridicolizza la dignità umana e viola i diritti umani.

Sudafrica: tredicenne lesbica vittima di violenza correttiva Cultura Gay GLBT News

Sudafrica: tredicenne lesbica vittima di violenza correttiva

Sudafrica: tredicenne lesbica vittima di violenza correttiva Cultura Gay GLBT News Purtroppo non si ferma l’ondata di orrore delle violenze correttive in Sudafrica e l’ultima vittima risulta essere una giovane tredicenne. La ragazza, attaccata a Pretoria, era apertamente lesbica e sembra sia stato appunto questo il movente dell’assalto. Com’è noto la violenza correttiva vorrebbe essere il brutale metodo attraverso il quale riportare le donne lesbiche sulla retta via, abusando di loro. Un crimine da fermare!!! Un portavoce del governo di Tlali Tlali ha promesso di aprire un indagine e di supportare moralmente e materialmente la famiglia della vittima dell’abuso:

Il governo condanna questo atto insensato di criminalità. I diritti di gay e lesbiche devono essere tutelati e rispettati sempre.

L'imam Ali Abu Shwaima contro Vendola: "Non votatelo perchè è gay" Cultura Gay

L’imam Ali Abu Shwaima contro Vendola: “Non votatelo perchè è gay”

L'imam Ali Abu Shwaima contro Vendola: "Non votatelo perchè è gay" Cultura Gay Non è un periodo facile per Nichi Vendola. Prima gli attacchi a sfondo omofobo di Beppe Grillo a Bologna, adesso ci si mette pure l’imam di Segrate, Ali Abu Shwaima, che esorta gli elettori musulmani a non votare il candidato Sel perchè appartenente ad un gruppo gay-friendly (Fonte La Repubblica):

I musulmani di Milano non devono votare i candidati della lista di Sinistra Ecologia e Libertà perché il suo leader, Nichi Vendola, in quanto omosessuale, ha una condotta che non va d’accordo con l’etica islamica.

Abu Bakr Geddouda, segretario della moschea milanese di Cascina Gobba, si è espresso nettamente contro l’invito rivolto ai fedeli dell’esponente islamico:

Ritengo sia sbagliata la sua posizione nei confronti di Davide Piccardo e dei candidati di Sinistra Ecologia e Libertà (Paolo Abdullah Gonzaga per il consiglio di zona 2 e Omar el-Sayed per il consiglio di zona 9, ndr). Noi non possiamo giudicare i candidati per la loro vita privata ma valutiamo i loro programmi, perché abbiamo tante cose che ci interessano e dobbiamo far capire a tutti che noi immigrati di seconda generazione siamo cittadini italiani a tutti gli effetti.

Beppe Grillo dixit: "At salut, buson". Arcigay contro la battuta omofoba Cultura Gay

Beppe Grillo dixit: “At salut, buson”. Arcigay contro la battuta omofoba

Beppe Grillo dixit: "At salut, buson". Arcigay contro la battuta omofoba Cultura Gay Nel corso di un’arringa pubblica in piazza Maggiore a Bologna, per sostenere la candidatura di Massimo Bugani per il Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo si è lasciato andare ad una battuta infelice tirando in ballo, non solo Nichi Vendola (che, alla vigilia del comizio, aveva accusato il comico genovese di usare un linguaggio “maschilista, sessista e machista”), ma offendendo tutta la comunità omosessuale (Fonte + Foto Il Corriere della Sera):

Se l’esegesi dell’ipercritica evolutiva si infuturasse nell’ipertrofismo universale allora veramente Vendola potrebbe essere nella superfettazione della noo-conoscenza. Va bene? At salut, buson! (tradotto: ‘Ti saluto culattone!’)

California: Mike Gin, primo membro del Congresso gay e sposato Cultura Gay GLBT News

California: Mike Gin, primo membro del Congresso gay e sposato

California: Mike Gin, primo membro del Congresso gay e sposato Cultura Gay GLBT News

Il Repubblicano Mike Gin potrebbe divenire il primo congressman gay sposato. Egli sta attualmente svolgendo il secondo mandato come sindaco di Redondo Beach, California. In un’intervista al The Washington Blade egli ha parlato del suo ruolo come politico apertamente gay:

Sicuramente abbiamo tutti bisogno di modelli e essere gay e sposato è solo una parte di ciò che sono. Se la mia elezione può infondere coraggio a qualche giovane che ha dubbi sulla propria sessualità credo sia una cosa meravigliosa!

Palermo: parroco vieta la veglia anti-omofobia ai cristiani gay Cultura Gay

Palermo: parroco vieta la veglia anti-omofobia ai cristiani gay

Palermo: parroco vieta la veglia anti-omofobia ai cristiani gay Cultura Gay Padre Luigi Consonni, parroco della Chiesa di Santa Lucia a Palermo, ha annunciato la sospensione della veglia di preghiera indetta dai cristiani gay in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia:

La Curia di Palermo, venuta a conoscenza dell’iniziativa, mi ha invitato, nel pieno rispetto delle norme date dalla Santa Sede, a sospendere l’incontro di preghiera del giorno 12 nella nostra parrocchia.

Daniela Tomasino, presidente di Arcigay Palermo e portavoce del Palermo Pride, non ha digerito ancora il no rifilato dalla Curia per l’organizzazione dell’evento:

Egitto: il partito omofobo vince nei sondaggi per le elezioni del dopo Mubarak GLBT News

Egitto: il partito omofobo vince nei sondaggi per le elezioni del dopo Mubarak

Egitto: il partito omofobo vince nei sondaggi per le elezioni del dopo Mubarak GLBT News Dopo anni di dittatura di Mubarak, L’Egitto si prepara a votare democraticamente il proprio leader. Il partito politico che nei sondaggi risulta essere il preferito dalla popolazione è I fratelli musulmani.

La campagna elettorale di questo partito ha fatto leva sul rispetto dei diritti umani e (paradossalmente) sull’omofobia. Gli appartenenti a I fratelli musulmani da qualche tempo a questa parte non fanno altro che ripetere le seguenti parole:

Brasile riconosce le unioni gay Cultura Gay

Brasile riconosce le unioni gay

Brasile riconosce le unioni gay Cultura Gay

Dopo anni di lotte sociali per combattere il retaggio culturale della sua classe dirigente, il Brasile riconoscerà le unioni civili tra persone dello stesso sesso. La decisione, presa all’unanimità dai dieci giudici della Corte Suprema e annunciata dal presidente Cesar Pelluzzo, ha acceso le forti proteste della comunità cattolica che ha manifestato per ore davanti all’edificio. All’uscita dalla sentenza, il giudice Maria Berenice Dias ha commentato entusiasta:

Coloro che hanno scelto l’unione omosessuale non possono essere cittadini di secondo classe. In assenza di una legge che regolamenti il matrimonio degli omosessuali, il riconoscimento dell’unione civile da parte della Corte suprema era il massimo che si poteva ottenere. Questo vuol dire che il giudice non potrà negare a queste coppie i loro diritti come la pensione, l’eredità e l’adozione dei bambini.

Argentina: i transessuali si travestono per problemi economici Cultura Gay GLBT News

Argentina: i transessuali si travestono per problemi economici

Argentina: i transessuali si travestono per problemi economici Cultura Gay GLBT News Beatriz Orlowski, presidente del consiglio per i diritti dei bambini e degli adolescenti, ha recentemente dichiarato che esistono transessuali che si travestono poichè possiedono solo quei vestiti, vivendo in estrema povertà. Il politico si è espresso in tal senso in occasione della sua lotta per l’eliminazione della dicitura Travestito nei rapporti dell’organismo che presiede. A giustificazione di tale eliminazione, ella ha dichiarato:

Si deve tener in considerazione che probabilmente esistono bambine che si vestono da maschio perché non possiedono altri indumenti o forse perché subiscono meno violenze per le strade!

Enrico Vesco: "Chi attacca i gay come Giovanardi non rappresenta l'Italia" Cultura Gay

Enrico Vesco: “Chi attacca i gay come Giovanardi non rappresenta l’Italia”

Enrico Vesco: "Chi attacca i gay come Giovanardi non rappresenta l'Italia" Cultura Gay Enrico Vesco, assessore all’Immigrazione della Regione Liguria, crede che le dichiarazioni sugli omosessuali fatte da Giovanardi vadano ad alimentare l’odio nei confronti dell’intera comunità lgbt. Lo ha detto ha margine della presentazione dell’Osservatorio Ligure contro le Discriminazioni, nel quale ha precisato:

Chi attacca i baci gay e le coppie omosessuali non rappresenta l’Italia, sono delle posizioni ideologiche, fortemente conservatrici, che ledono i diritti universali degli individui. Non capisco perché si debbano ancora osteggiare le coppie omosessuali che magari sono più compatte e felici degli eterosessuali. Gli stati moderni, i Paesi europei agevolano politiche a favore dei diritti, anche l’Italia dovrebbe farlo.

Chelsea Clinton: "I miei amici gay dovrebbero avere il diritto di sposarsi" Cultura Gay Video

Chelsea Clinton: “I miei amici gay dovrebbero avere il diritto di sposarsi”

Chelsea Clinton: "I miei amici gay dovrebbero avere il diritto di sposarsi" Cultura Gay Video

Lo scorso martedì, Chelsea Clinton e suo marito Marc Mezvinsky hanno partecipato ad un evento pro-matrimonio gay sponsorizzato da FriendFactor.org, un sito dedicato alla tutela dei diritti omosex. Nel corso della serata, la figlia dell’ex presidente Usa si è intrattenuta con i giornalisti, spiegando i motivi della sua partecipazione:

Sono orgogliosa di essere qui a sostenere una cosa in cui credo tanto. Sono convinta che tutti i miei amici, come quelli di Marc dovrebbero avere il diritto di sposarsi. Gli etero dovrebbero aiutare i loro amici etero, a realizzare un sogno per tutti i newyorkesi, per tutti gli americani, e per tutti i bambini che io e Marc speriamo di avere un giorno.