Usa, il Comandante Generale dei Marines James Amos alle sue truppe: "Rispettate i diritti dei soldati gay" Cultura Gay Video

Usa, il Comandante Generale dei Marines James Amos alle sue truppe: “Rispettate i diritti dei soldati gay”

Usa, il Comandante Generale dei Marines James Amos alle sue truppe: "Rispettate i diritti dei soldati gay" Cultura Gay Video Il Comandante Generale del Corpo dei Marines, James Amos ha registrato un video invitando i membri delle sue truppe a rispettare i diritti dei militari gay ed attuare, nella pratica, l’abrogazione del Don’t Ask, Don’t Tell, la legge che vietava a gay e bisessuali di poter dichiarare la propria omosessualità:

Dopo aver ottenuto l’abrogazione, voglio che i leader devono impegnarsi nuovamente a mettere in risalto l’importanza nel mantenere la dignità e il rispetto per l’altro con tutta la nostra forza. Noi siamo marines. Ci prendiamo cura l’uno dell’altro rispettando i diritti di tutti quelli che indossano questa divisa. Continueremo a dimostrare al popolo americano che disciplina e fedeltà, che sono stati i tratti distintivi degli Stati Uniti del Corpo dei Marines per più di 235 anni, continueranno ad essere impartiti anche in futuro.

Dopo il salto, il video completo.

Argentina: 1300 matrimoni gay in 6 mesi Cultura Gay

Argentina: 1300 matrimoni gay in 6 mesi

Argentina: 1300 matrimoni gay in 6 mesi Cultura Gay In Argentina sono passati 6 mesi dall’entrata in vigore della legge che consente alle persone dello stesso sesso di sposarsi, da allora più di 1.300 coppie di omosessuali hanno usufruito di questo diritto. A rendere noti questi dati è stato il quotidiano Clarin.

Il 70% delle coppie convogliate a giuste nozze è formato da uomini che convivevano da oltre 12 anni. Il fenomeno del boom dei matrimoni omosessuali si è avvertito soprattutto nella capitale Buenos Aires, è lì che si sono celebrati gran parte delle cerimonie.

Illinois: il governatore Pat Quinn firma legge che riconosce le unioni civili gay Cultura Gay GLBT News

Illinois: il governatore Pat Quinn firma legge che riconosce le unioni civili gay

Illinois: il governatore Pat Quinn firma legge che riconosce le unioni civili gay Cultura Gay GLBT News Il Governatore dell’Illinois, Pat Quinn, ha firmato una legge che riconosce le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Lo Stato, che ha il primato di ospitare una delle più grandi comunità LGBT negli Stati Uniti, ha formalizzato, con successo, un atto già ampiamente discusso e promosso dal Senato federale:

Oggi è un giorno importante per la storia del nostro Stato, perché oggi stiamo mostrando al mondo che il popolo dell’Illinois crede nell’uguaglianza per tutti. Siamo ansiosi che privati ed aziende provenienti da tutto il Paese scelgano di trasferirsi in Illinois, perchè crediamo che tutti abbiano gli stessi diritti.

Con questa nuova normativa, le coppie gay otterranno alcuni dei diritti connessi al matrimonio, ma i loro rapporti non saranno ancora riconosciuti ai sensi del diritto federale. Il New Jersey tutela le unioni civili, mentre Oregon, Nevada, Hawaii, Maine, Wisconsin e lo stato di Washington estendono alcuni dei diritti delle coppie sposate anche alle relazioni gay attraverso leggi nazionali.

Ban Ki-moon per la tutela dei diritti gay: "Basta alle persecuzioni a causa del loro orientamento sessuale" Cultura Gay

Ban Ki-moon per la tutela dei diritti gay: “Basta alle persecuzioni a causa del loro orientamento sessuale”

Ban Ki-moon per la tutela dei diritti gay: "Basta alle persecuzioni a causa del loro orientamento sessuale" Cultura Gay Nel corso dell’ultima sessione del Consiglio sui Diritti Umani delle Nazioni Unite, riunitosi lo scorso 25 gennaio, il Segretario Generale Ban Ki-moon ha chiesto di porre fine alle violazioni dei diritti basati sulla sessualità. E’ la prima volta che un segretario generale rivolge direttamente a un organo ufficiale delle Nazioni Unite su questioni legate all’ orientamento sessuale e identità di genere:

Dobbiamo respingere la persecuzione di persone a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere, che possono essere arrestate, detenute o giustiziate per il solo fatto di essere lesbiche, gay, bisessuali o transgender. Non possono avere il sostegno popolare e politico, ma meritano il nostro sostegno a tutela dei loro diritti umani fondamentali.

E ha concluso:

Hawaii: Senato approva legge per le unioni civili gay Cultura Gay

Hawaii: Senato approva legge per le unioni civili gay

Hawaii: Senato approva legge per le unioni civili gay Cultura Gay Della serie “e noi stiamo a guardare”, anche le Hawaii consentiranno alle coppie omosessuali di unirsi civilmente. Il Senato (in larga maggioranza) ha approvato un disegno di legge che consentirà alle persone dello stesso sesso di vedere riconosciuta la loro unione.

Ora bisognerà attendere la discussione alla Camera, per l’attuazione definitiva. Intanto il presidente dell’HRC, Joe Solmonese, ha fatto sapere di essere soddisfatto per la decisione presa:

Fli, Potito Salatto contro le unioni gay: "San Giuseppe concepì Gesù con Maria, non con Giovanni" Cultura Gay

Fli, Potito Salatto contro le unioni gay: “San Giuseppe concepì Gesù con Maria, non con Giovanni”

Fli, Potito Salatto contro le unioni gay: "San Giuseppe concepì Gesù con Maria, non con Giovanni" Cultura Gay Intervendo alla trasmissione su Youtube di Klaus Davi, Klauscondicio, Potito Salatto in area finiana, ha espresso il suo parere sfavorevole verso le unioni omosex, citando addirittura un episodio biblico per supportare la sua stravagante tesi:

Sono contrarissimo alle coppie gay. San Giuseppe era con Maria, non era con Giovanni quando ha procreato nostro Signore. Credo che le indicazioni che ci arrivano dalle Sacre Scritture siano chiare. La Bibbia ci insegna che l’umanità deriva dall’unione di Adamo ed Eva, non di Adamo e Giuseppe.

Il politico, però, si mostra piuttosto vicino al suo leader per quanto riguarda la laicità dei temi etici (‘aggiungerei della serie ognuno faccia come meglio crede’):

Confermo quanto detto alla trasmissione ‘La Zanzara’ di Radio24 qualche giorno fa e, cioè, che su questi temi nel FLI c’è libertà di coscienza. Gianfranco Fini è un liberale e non ci impone una linea dall’alto. Questo è un suo grande merito.

Usa: il Pentagono traccia le linee guida per i militari gay dopo l’abrograzione del DADT GLBT News

Usa: il Pentagono traccia le linee guida per i militari gay dopo l’abrograzione del DADT

Usa: il Pentagono traccia le linee guida per i militari gay dopo l’abrograzione del DADT GLBT News Il Pentagono ha rilasciato le linee guida per l’integrazione delle truppe apertamente gay nelle forze armate statunitensi dopo l’abrogazione del Don’t Ask Don’t Tell nel mese scorso, ma i funzionari non hanno ancora recepito i benefici ottenute dalle coppie dello stesso sesso.

Ai principali membri delle forze armate è stato chiesto di elaborare piani dettagliati per includere personale gay, entro la fine della settimana, e l’amministrazione ha confermato che la formazione delle truppe inizierà a metà febbraio in materia di vantaggi militari come cure mediche, indennità di viaggio e alloggio. Come riportato da Reuters, il segretario alla Difesa, Robert Gates ha sottolineato la necessità di un cambiamento radicale all’interno dell’esercito americano:

C’è bisogno di una leadership forte, impegnata ed informata ad ogni livello. Questo non è, tuttavia, un cambiamento che dovrebbe essere fatto in modo incrementale.

Usa: J. Paul Oetken nominato giudice federale di Manhattan Cultura Gay

Usa: J. Paul Oetken nominato giudice federale di Manhattan

Usa: J. Paul Oetken nominato giudice federale di Manhattan Cultura Gay Barack Obama ha designato J. Paul Oetken, un avvocato gay che si è fatto conoscere dall’opinione pubblica durante l’amministrazione Clinton, giudice federale di Manhattan. Sulla nomina di Oetken, vice presidente senior e consigliere generale associato di Cablevision, il New York Times riferisce che Obama è stato consigliato dal Senatore Charles E. Schumer, convinto che l’uomo, laureato alla University di Iowa, possieda i tre criteri di “eccellenza del diritto, la moderazione e la diversità di vedute”:

Sono alla ricerca di persone che rispondano a parametri ben specifici, e sono rimasto scioccato nell’apprendere che non ci sono mai stati giudici apertamente gay maschile in tutta la Confederazione.

Il 58% dei francesi è favorevole al matrimonio gay Cultura Gay

Il 58% dei francesi è favorevole al matrimonio gay

Il 58% dei francesi è favorevole al matrimonio gay Cultura Gay Prima che si sapesse il pronunciamento del Consiglio costituzionale sulla legittimazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, Canal+ ha indetto un sondaggio TNS Sofres per testare gli umori dei francesi sul delicato tema. Oltre la metà dei cugini d’oltralpe si è espresso favorevolmente al nozze gay (58%), mentre solo il 35% degli intervistati si è mostrato contrario.

La percentuale dei sostenitori è in costante aumento negli ultimi cinque anni: erano il 45% nel 2006, poi il 46% nel 2007. Fra i paladini più convinti del matrimonio omosex ci sono le donne (63%), gli under-35 (74%) e i simpatizzanti della sinistra (72%). Gli oppositori più agguerriti sono, come previsto, gli over-65 (62%) e i simpatizzanti del partito dell’estrema destra francese, il Front national (56%).

Roma, Paolo Masini: “La strada dedicata ai gay deportati non si farà” Cultura Gay

Roma, Paolo Masini: “La strada dedicata ai gay deportati non si farà”

Roma, Paolo Masini: “La strada dedicata ai gay deportati non si farà” Cultura Gay Bocciata a prima (ed ultima?!) istanza, la proposta del consigliere Pd del Comune di Roma, Paolo Masini, di realizzare una strada nei pressi di Villa Torlonia (prossima sede del Museo della Shoah), al ´triangolo rosa´, il marchio di stoffa che veniva cucito sulle camicie degli omosessuali internati nei campi di sterminio (Fonte Repubblica):

Si è persa un’importante occasione, ma l’impegno per intitolare una strada alle vittime omosessuali delle persecuzioni nazifasciste non si fermerà davanti al primo ostacolo. La mozione da me presentata é stata purtroppo bloccata dai gruppi consiliari dell’Udc e de La Destra, che hanno posto un insensato veto a una proposta dall’indiscutibile valore civico, come riconosciuto invece dagli altri gruppi di maggioranza e opposizione che hanno assicurato il loro sostegno. Ritengo che sia stata sprecata un’opportunità per lanciare un segnale forte e condiviso.

Valerio Pino: "Mi piacciono gli uomini ma anche le donne" Gossip Gay

Valerio Pino: “Mi piacciono gli uomini ma anche le donne”

Valerio Pino: "Mi piacciono gli uomini ma anche le donne" Gossip Gay In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, Valerio Pino, ormai ex ballerino professionista di Amici, ha raccontato particolari scabrosi sui suoi incontri sessuali nei camerini del talent show di Canale 5:

Continuo a non capire tanto scalpore. Comunque ho sbagliato e ho chiesto scusa. Sei sul luogo del lavoro, l’eccitante è proprio quello. Immagini se ci beccava qualcuno? Accadeva sempre con la stessa persona, ma non mi chieda chi, non la tradirei mai: mi era successo anche il secondo anno che avevo lavorato lì, nel 2004. C’era un ragazzo davvero carino, una tentazione irresistibile.

Valerio ha ammesso candidamente di vivere il sesso senza costrizioni mentali:

E senza limiti, neppure quelli di genere. Sono un uomo a cui piacciono gli uomini, ma che ha un grande problema perchè gli piacciono anche le donne. Nessun uomo che viene con me accetta che mi piacciano anche le donne e viceversa. Per questo faccio fatica ad avere una relazione stabile. Potrei nasconderlo, ma non sono un ipocrita.

Mahmoud Ahmadinejad: "L'omosessualità è contro lo spirito umano" Cultura Gay

Mahmoud Ahmadinejad: “L’omosessualità è contro lo spirito umano”

Mahmoud Ahmadinejad: "L'omosessualità è contro lo spirito umano" Cultura Gay Non accenna ad ammorbidirsi la linea dura del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, che ritiene l’omosessualità “contro lo spirito umano”, come riportato dall’agenzia di stampa ILNA. Già nel 2007, durante un discorso tenuto alla Columbia University di New York, il capo di stato fu contestato e fischiato duramente in seguito a delle affermazioni piuttosto pesanti: “In Iran non abbiamo omosessuali come nel vostro Paese”. Pochi giorni fa, Presidente della Repubblica iraniana ha rincarato la dose:

Alla Columbia mi chiesero perché gli omosessuali sono vittima di repressioni nel nostro Paese. Ho risposto che in Iran non ce ne sono molti perché crediamo che sia contro lo spirito umano e l’umanità.

Barack Obama menziona i gay nel discorso annuale sullo stato dell'Unione Cultura Gay

Barack Obama menziona i gay nel discorso annuale sullo stato dell’Unione

Barack Obama menziona i gay nel discorso annuale sullo stato dell'Unione Cultura Gay Il presidente Usa, Barack Obama, ha fatto un riferimento ai gay durante il tradizionale discorso sullo Stato dell’Unione (Fonte Pink Paper):

Le nostre truppe provenienti da ogni angolo di questo Paese sono formate da neri, bianchi, ispanici, asiatici, nativi americani. Sono cristiani e indù, ebrei e musulmani. E, sì, sappiamo che alcuni di loro sono gay. A partire da quest’anno, a nessun americano sarà vietato di servire la nazione che amano. E con questo cambiamento, invito tutti i nostri campus universitari ad aprire le loro porte ai nostri reclutatori militari. E’ tempo di lasciarsi alle spalle le battaglie di divisione del passato. E’ ora di muoversi in avanti come una grande nazione.

Joe Solmonese, presidente di Human Rights Campaign, ha accolto con entusiasmo l’annuncio:

Usa: DADT costato quasi 200 milioni di dollari GLBT News

Usa: DADT costato quasi 200 milioni di dollari

Usa: DADT costato quasi 200 milioni di dollari GLBT News Non ci voleva tanto per capire che la legge del ‘Non chiedere, non dire’, oltre ad essere altamente discriminatoria nei confronti dei gay, aveva anche un costo scandalosamente elevato. Il Government Accountability Office ha rilasciato una nota in cui vengono indicati i dollari spesi in tutti questi anni dai contribuenti per finanziare tale legge.

Il Don’t ask Don’t tell, dal 2004 al 2009 è costata la bellezza di 193 milioni di dollari. Tale importo è stato speso per la maggior parte nella sostituzione dei soldati espulsi in seguito al coming out (per la precisione 185 milioni); il governo americano pensava che questi sostituti sarebbero stati arruolati e addestrati gratuitamente?