La figlia di Sarah Palin dà del frocio a un suo amico su Facebook Gossip Gay

La figlia di Sarah Palin dà del frocio a un suo amico su Facebook

La figlia di Sarah Palin dà del frocio a un suo amico su Facebook Gossip Gay Ci risiamo, un componente della famiglia Palin ne ha combinata un’altra delle sue. Questa volta è Willow, la figlia di Sarah Palin, l’attuale governatrice dell’Alaska, a finire nell’occhio del ciclone. La sedicenne si è inferocita quando un suo amico su Facebook le ha fatto notare come le politiche della madre fossero fallimentari:

Chiudi quella cazzo di bocca. Sei un frocio. Sei così gay. Non ho idea di chi sei, ma da quello che posso vedere dalla tua immagine fai proprio schifo.

Gli altri utenti hanno fatto notare a Willow come le sue parole fosse altamente offensive non solo per il ragazzo che aveva semplicemente espresso un suo parere, ma anche per l’intera comunità omosessuale. La risposta della ragazza – che nonostante la giovane età ha già un figlio – non è tardata ad arrivare ed ha addirittura rincarato la dose:

Guido Crosetto: "I soldati devono sentirsi liberi di fare coming out" Cultura Gay

Guido Crosetto: “I soldati devono sentirsi liberi di fare coming out”

Guido Crosetto: "I soldati devono sentirsi liberi di fare coming out" Cultura Gay Per una volta siamo più avanti degli Stati Uniti. Il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto ha dichiarato che i soldati italiani possono fare coming out in piena libertà:

Chi nelle Forze armate decidesse di fare coming out spontaneamente, esercitando un proprio diritto, non subirà alcuna discriminazione. Nella maniera più assoluta. L’unico modo per combattere le discriminazioni e’ intervenire quando ne avviene qualcuna. Questa e’ una struttura che premia per merito: il più bravo deve salire. Se poi sia gay o no, non interessa, e’ una scelta.

Colombia: i giudici della Corte Costituzionale non approvano i matrimoni gay Cultura Gay

Colombia: i giudici della Corte Costituzionale non approvano i matrimoni gay

Colombia: i giudici della Corte Costituzionale non approvano i matrimoni gay Cultura Gay Per l’approvazione delle unioni omosessuali in Colombia bisognerà attendere un altro po’. La Corte Costituzionale ha deciso di astenersi sulla questione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Nel settembre di questo anno era stata presentata la richiesta di modifica dell’articolo 113 del Codice Civile, nel quale viene specificato che il solo matrimonio riconosciuto all’interno del paese è solo quello tra  uomo e donna.

PDL: Raffaele Lauro propone il contratto di mutuo sostegno per le coppie di fatto (anche gay) Cultura Gay

PDL: Raffaele Lauro propone il contratto di mutuo sostegno per le coppie di fatto (anche gay)

PDL: Raffaele Lauro propone il contratto di mutuo sostegno per le coppie di fatto (anche gay) Cultura Gay Il senatore del PDL, Raffaele Lauro ha presentato, nei giorni scorsi, un disegno di legge che introdurebbe nel nostro ordinamento il contratto di mutuo sostegno (CMS), finalizzato a regolamentare tutte le unioni di fatto (Fonte Agenparl):

Gli ordinamenti giuridici non possono essere considerati come un’architettura immobile o cristallizzata nel tempo, rispetto all’evoluzione della società, che spesso si articola in forme nuove e consolidate nel tempo di comunità di persone. Per tale ragione, queste forme consolidate diventano meritevoli di tutela da parte del legislatore. Ciò risulta tanto più evidente in presenza di una legge fondamentale, la nostra Costituzione repubblicana, che, nei suoi principi, promuove il valore relazionale delle persone e la loro capacità di contribuire, attraverso le formazioni sociali, alla vita e alla crescita della comunità nazionale. Né può valere oltre, lo dico da cattolico praticante, rispettoso della laicità dello Stato, l’obiezione che una tale disciplina, così inquadrata, possa costituire un attentato all’istituto della famiglia, fondamento dell’organizzazione sociale, tutelato dalla Costituzione, all’articolo 29. La nostra Costituzione, infatti, nei principi fondamentali che la ispirano, mostra, a tal riguardo, una modernità veramente stupefacente, ed offre, con l’articolo 2, uno spazio costituzionale idoneo alla regolamentazione delle unioni di fatto. Non sono più tollerabili discriminazioni tra cittadini di serie A e cittadini di serie B in una democrazia, non formale, incentrata sulla dignità della persona e sulla tutela dei suoi diritti fondamentali.

Ma in cosa consistono i quattro punti della proposta di legge?

Milano, Stefano Boeri: "Una delega ai rapporti con gay e transgender se diventerò sindaco" Cultura Gay

Milano, Stefano Boeri: “Una delega ai rapporti con gay e transgender se diventerò sindaco”

Milano, Stefano Boeri: "Una delega ai rapporti con gay e transgender se diventerò sindaco" Cultura Gay Tra i candidati alle primarie del PD per il Comune di Milano, Stefano Boeri ha promesso alla comunità glbt di instituire un assessorato con delega ai rapporti con gay e trasgrender (Fonte Il Giornale):

Come accade in altre grandi città del mondo, una gay deve trovare nel capoluogo lombardo un territorio ospitale e disponibile ad accoglierla. Milano deve imparare ad accogliere e valorizzare il mondo che già la abita. Deve tornare ad essere una città inclusiva ed aperta, una città in cui le differenze si manifestano e sono riconosciute come una risorsa di energia, cultura e innovazione. Conosco bene il valore e il contributo che le comunità Lgbt offrono ogni giorno alla vita di Milano. Valori di innovazione culturale e creatività, di sperimentazione di istanze liberali e valide per tutti. Per questo auspico che le comunità Lgbt trovino anche a Milano, come già succede a New York, Madrid, Parigi e in altre grandi città del mondo, un territorio ospitale e disponibile ad accoglierle.

Gianfranco Fini scrive una lettera all'Avvenire: "Più diritti alle coppie gay" Cultura Gay

Gianfranco Fini scrive una lettera all’Avvenire: “Più diritti alle coppie gay”

Gianfranco Fini scrive una lettera all'Avvenire: "Più diritti alle coppie gay" Cultura Gay Nel tumultuoso clima politico degli ultimi giorni, Gianfranco Fini trova il tempo per rispondere agli attacchi del direttore de L’Avvenire, Marco Tarquinio riguardo a più tutela giuridica per le coppie gay:

Il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto è un problema che la politica deve risolvere. Da uomo politico e delle istituzioni ho sempre riconosciuto il valore fondante della famiglia, cosi’ come garantita dall’articolo 29 della Costituzione, e mi sono sempre opposto a ogni ipotesi di parificazione di trattamento tra matrimonio e unioni di fatto, specie di quelle omosessuali. Ma non per questo ritengo giusto, di fronte all’insufficienza di forme ed istituti giuridici, ignorare alcune legittime esigenze che meritano di essere prese in considerazione dal nostro ordinamento in virtù di quella idea di ‘laicità positiva’ intesa come punto di incontro tra diverse concezioni etiche presenti nella società.

Ha, inoltre, aggiunto:

India: gli eunuchi riceveranno una pensione di 1000 rupie Cultura Gay GLBT News

India: gli eunuchi riceveranno una pensione di 1000 rupie

India: gli eunuchi riceveranno una pensione di 1000 rupie Cultura Gay GLBT News Gli eunuchi di Nuova Delhi riceveranno una pensione di invalidità di circa 1000 rupie. La corporazione municipale della città ha deciso di indennizzare tutte le persone che hanno subito la castrazione in età adolescenziale. Per poter accedere ai fondi dovranno dimostrare di non possedere gli organi genitali, di non essere sposati e di aver raggiunto la maggiore età.

Jagdish Mamgain, consigliere comunale di Nuova Delhi, ha spiegato che tale iniziativa nasce dal fatto che molti hijiras non hanno alcuna opportunità di lavoro, per guadagnarsi da vivere molti di essi si prostituiscono oppure mendicano.

Rocco Buttiglione contro le adozioni gay: "Difendere la famiglia tradizionale" Cultura Gay

Rocco Buttiglione contro le adozioni gay: “Difendere la famiglia tradizionale”

Rocco Buttiglione contro le adozioni gay: "Difendere la famiglia tradizionale" Cultura Gay Le dichiarazione di Gianfranco Fini, dei giorni scorsi, hanno alzato un polverone non indifferente tra i politici di centrodestra. Rocco Buttiglione, da buon centrista cattolico, si autonomina paladino della famiglia tradizionale (Fonte Asca):

Con Fini siamo d’accordo su tante cose, ma sui temi della famiglia siamo lontanissimi. Dobbiamo ricostruire la coscienza del dovere, in particolare per tutto quello che riguarda la famiglia, non si possono mettere sullo stesso piano convivenze che generano ed educano i figli e quelle che non lo fanno. La famiglia non tradizionale? Mah…

Uganda: ancora odio verso i gay Cultura Gay

Uganda: ancora odio verso i gay

Uganda: ancora odio verso i gay Cultura Gay Dopo la pubblicazione delle foto degli omosessuali ugandesi, il clima di odio verso il popolo lgbt all’interno del paese ha raggiunto livelli d’allarme. Frank Mugisha, presidente di Sexual Minorities Uganda, ha annunciato che la comunità omosessuale sta ricevendo una vera e propria caccia alle streghe da parte dei media.

Mugisha ha inoltre aggiunto che sta ricevendo continue minacce di morte. Ogni volta che mette piedi fuori dalla porta di casa rischia di essere linciato, mentre gli insulti sono diventati all’ordine del giorno. Purtroppo nessuno sta provvedendo a mettere fine clima al clima di odio.

Barack Obama ha avuto un baby sitter gay Cultura Gay

Barack Obama ha avuto un baby sitter gay

Barack Obama ha avuto un baby sitter gay Cultura Gay Obama aveva una drag queen come bambinaia. A rivelarlo è il libro autobiografico Dreams from my Father, nel quale si racconta come il quarantaquattresimo Presidente degli Stati Uniti sia stato accudito prima del periodo adolescenziale da un travestito che aveva una relazione con un macellaio.

L’incontro tra Barack Obama e l’omosessuale, che provvedeva ogni giorno ad educarlo e accudirlo avvenne in Indonesia, intorno agli anni ’60, quando l’intera famiglia si trasferì a Giacarta. In seguito il baby sitter si dedicò ad alcuni spettacoli “en travesti” con una compagnia che si faceva chiamare “Le bambole fantastiche”.

Gianni Alemanno: "Più tasse per single e coppie gay" Cultura Gay

Gianni Alemanno: “Più tasse per single e coppie gay”

Gianni Alemanno: "Più tasse per single e coppie gay" Cultura Gay Intervenendo alla Conferenza nazionale della famiglia in corso a Milano, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno ha proposto di imporre più tasse ai single e alle coppie (gay comprese) di fatto per risanare i bilanci dello Stato (Fonte Corriere Della Sera):

Bisogna sfuggire alla tentazione di voler dare tutto a tutti, e quindi ai gay e ai single, altrimenti non faremo mai politiche familiari. Bisogna concentrarci sulla famiglia della Costituzione formata da un uomo e una donna che fanno figli. Questo non vuol dire però discriminare le altre persone, vuol dire che la difesa dei diritti individuali non sono politiche familiari. Per favorire gli sgravi fiscali nei confronti delle famiglie numerose è giusto tassare maggiormente i single e le famiglie con pochi figli, visto che non ci sono le risorse per abbassare le tasse a tutti. Invito Giovanardi e il Parlamento a fare già in questa legislatura la riforma del quoziente familiare.

Netta la condanna del primo cittadino di Bari, Michele Emiliano, che più volte ha fatto riferimento al principio di uguaglianza espresso nell’articolo 3 della Costituzione:

Trattare stesse situazioni in modo simile, fermo restando che la Costituzione parla di famiglia fondata sul matrimonio. Ma se ci sono stessi bisogni vanno affrontati alla stessa maniera. Se si rompe il femore il compagno di un uomo è uguale se se lo rompe la moglie di un altro. Non ho trovato nella costituzione motivo per discriminare queste situazioni. Non ha senso che per aiutare le famiglie con figli si tassino di più i single, non risolve il problema. L’incertezza del futuro riguarda tutti e tutte le fasce d’età.

Avvenire attacca Gianfranco Fini difensore dei diritti gay Cultura Gay

Avvenire attacca Gianfranco Fini difensore dei diritti gay

Avvenire attacca Gianfranco Fini difensore dei diritti gay Cultura Gay Che i rapporti politici tra Berlusconi e Gianfranco Fini si siano ormai deteriorati da tempo è un dato di fatto. Il  leader del nuovo movimento Futuro e Libertà trova tutti i modi per attaccare i suoi ex alleato tanto da voler colpire sui temi in cui il Presidente del Consiglio risulta più debole agli occhi dell’opinione pubblica, temi etici e dirtti gay compresi:

Mi impegno per la tutela dei diritti civili per la persona umana senza alcuna distinzione e soprattutto senza discriminazione. Rispettare la persona vuol dire non distignuere tra bianchi e neri, cristiani, musulmani ed ebrei, uomini e donne, eterossessuali o omosessuali tra cittadini italiani o stranieri. La persona è al centro di qualsiasi cultura politica che voglia creare i presupposti per un’armonia ed è fin troppo evidente che ciò non significa negare la necessità per ognuno ad adempiere dei doveri. E’ triste constatare, come da questo punto di vista, vi sia superficialità e notevole arretratezza del dibattito politico sulla questione della cittadinanza. Anche in questo frangente il centrodestra si faccia solamente portavoce di un certo leghismo deteriore. Su questi temi, sui temi dei diritti civili, non c’è in alcuna parte d’Europa un movimento politico così arretrato culturalmente come mi sembra essere il Pdl a rimorchio della peggior cultura leghista.

Nichi Vendola a Vieni via con me illustra i 27 modi per dire gay Cultura Gay Televisione Gay Video

Nichi Vendola a Vieni via con me illustra i 27 modi per dire gay

Nichi Vendola a Vieni via con me illustra i 27 modi per dire gay Cultura Gay Televisione Gay Video Ospite del nuovo programma di Fabio Fazio, Vieni via con me, il governatore della Puglia Nichi Vendola ha lanciato una stoccata straordinariamente efferata all’omofobia elencando i 27 modi per dare del gay ad un individuo.

In un’atmosfera solenne quasi funubre, il politico illustra le severe punizioni (e le diverse classificazioni) per tutti quelli che si macchiano di un simile reato. Il discorso si conclude con una bella definizione di omosessualità pronunciata da Oscar Wilde:

L’amore che non osa pronunciare il proprio nome.