Giuseppe Povia, il cantante che nel 2009 fece molto discutere sul palco di Sanremo con la canzone Luca era gay ha attaccato gli omosessuali con alcuni commenti omofobi apparsi sulla sua pagina ufficiale Facebook. Frasi successivamente cancellate, ma salvate da alcuni utenti. Il cantante, come potete vedere nello screenshot in apertura di post, usa il termine “gay” come se fosse un insulto.
Povia
Povia: “Come si fa a chiedere una legge contro la violenza sugli omosessuali, come se fossero una razza protetta?”
Sbirciando la bacheca Facebook della pagina ufficiale di Povia, mi sono imbattuto in un aggiornamento davvero allucinante sui pro (e soprattutto contro) di una legge sull’omofobia. Leggete un pò il pensiero del cantante:
Come si fa a chiedere una legge contro la violenza sugli omosessuali, come se fossero una razza protetta. Cioè: se picchi un etero prendi 5 anni e se picchi un omosessuale ne prendi 10? Se fossi gay sarei indignato dall’essere rappresentato da quei 4 pupazzi che fanno falsa informazione e “violenza mediatica”. LA VIOLENZA FA MALE A TUTT…I NON SOLO AD ALCUNI. Abbasso chi fa CULTURAME.
Povia canta Gianni era etero, la parodia di Luca era gay
Ospite di Victoria Cabello a Victor Victoria su La 7, Povia, il nemico giurato di tutti i gay italiani dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo dello scorso anno con il brano Luca era gay, ha pensato bene di far parlare ancora di sè cantando la parodia politically correct del suo pezzo.
In un’altalena di luoghi comuni (Madonna, Dolce & Gabbana, Lady Gaga, Non è la Rai), il menestrello mette in scena l’ennesimo interminabile capitolo della saga sessuale dei suoi personaggi: questa volta Gianni era etero ed ora vuole stare con un uomo. Dalle grasse risate di Povia si denota la scarsa convinzione per il testo proposto. Voi che ne dite? Dopo il salto, l’obbrobiosa performance live.