C’era una volta il Principe degli Zulu che, esprimendosi male, venne frainteso e una sua dichiarazione sui gay fu tradotta più o meno così
Gays are rotten
Peccato che la vicenda sia accaduta ai giorni nostri e sia al centro di un acceso dibattito: infatti, traducendo l’aggettivo rotten, si ottengono i termini marcio, putrido, corrotto, guasto, schifoso, brutto; la Famiglia Reale Zulu è quindi intervenuta per cercare di rattoppare qualche pezza alla buona, dichiarando di aver provveduto immediatamente a licenziare i traduttori che hanno osato compiere un tale sconsiderato errore di traduzione.
Un comunicato emesso dal principe Mbonisi Zulu descrive con parole di shock e sgomento la loro reazione alla notizia del gravissimo fraintendimento di comunicazione linguistica, in merito al discorso del re riportato dal Times sudafricano, che avrebbe dovuto promuovere compassione nella società.
Il re aveva parlato al 133° anniversario della Battaglia di Isandlwana nel 1879, in cui l’esercito Zulu sconfisse gli inglesi, dichiarando durante il discorso:
Tradizionalmente, non vi erano persone che si impegnavano in relazioni con persone dello stesso sesso, non c’era niente di simile e se lo fate dovete sapere che è marcio, dovete sapere che è sbagliato ed è marcio. Dello stesso sesso non è ammissibile.
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