Monsignor Giacomo Babini sui gay: "Appena apri bocca ti linciano" Cultura Gay

Monsignor Giacomo Babini sui gay: “Appena apri bocca ti linciano”

Monsignor Giacomo Babini sui gay: "Appena apri bocca ti linciano" Cultura Gay Sfogliando uno dei miei siti preferiti, Pontifex, mi sono imbattuto nelle parole “toccantissime” di Monsignor Giacomo Babini, Vescovo Emerito di Grosseto, che si domanda il senso della nostra esistenza sulla faccia della Terra:

Una categoria che appena apri la bocca ti lincia, sono i gay. Apparentemente sono quattro poveri gatti, ed invece hanno grande solidarietà tra di loro, specie in politica o nei media e sono davvero intolleranti, non lasciano che gli altri, quelli normali, dicano la loro.

Bruno Volpe su Nichi Vendola: "Un premier gay é una cosa orripilante e offende la morale dei cattolici" Cultura Gay

Bruno Volpe su Nichi Vendola: “Un premier gay é una cosa orripilante e offende la morale dei cattolici”

Bruno Volpe su Nichi Vendola: "Un premier gay é una cosa orripilante e offende la morale dei cattolici" Cultura Gay Nel suo ultimo editoriale, Bruno Volpe, direttore di Pontifex, si mostra piuttosto contrario sulla possibilità di un premier gay (nella fattispecie del governatore della Puglia, Nichi Vendola), qualora si andasse a nuove elezioni politiche in seguito alla caduta del governo Berlusconi. Per dar valore ad una tesi alquanto campata in aria, il gioranlista riesuma addirittura il Duce, quasi per dire che al peggio non c’è mai fine:

Va anche detto che Mussolini non fu il male assoluto e fece anche cosa buone e va rivalutato. Molto meglio lui che un Vendola attuale, almeno Mussolini avava caratura di statista, il pugliese nemmeno quella, ma solo di venditore di fumo e per altro gay.

Scott Lively: "I nazisti erano omosex e si incontravano in bar gay" Cultura Gay

Scott Lively: “I nazisti erano omosex e si incontravano in bar gay”

Scott Lively: "I nazisti erano omosex e si incontravano in bar gay" Cultura Gay Ha lasciato senza parole la comunità omosessuale americana, l’intervista del pastore Scott Lively al The Daily Show, una delle trasmissioni di punta del mattino. Intervenuto in qualità di presidente dell’associazione Defend The Family, l’accalorato ospite si è spinto su territori piuttosto controversi. Innanzitutto ha dichiarato la propria contrarietà all’abolizione del Don’t ask don’t tell, legge che vieta ai militari dichiaratamente gay di prestare servizio nell’esercito Usa, con la seguente motivazione:

I gay e le lesbiche sono particolarmente viziosi e non devono assolutamente far parte delle forze armate americane.

Poi, non contento, Lively ha fatto un balzo indietro nel tempo, sostenendo che i fedelissimi di Hitler erano così selvaggi perchè omosessuali:

Monsignor Antonio Vacca: "I distributori di preservativi nei luoghi pubblici? Un'istigazione a violare la legge di Dio"  Cultura Gay

Monsignor Antonio Vacca: “I distributori di preservativi nei luoghi pubblici? Un’istigazione a violare la legge di Dio”

Monsignor Antonio Vacca: "I distributori di preservativi nei luoghi pubblici? Un'istigazione a violare la legge di Dio"  Cultura Gay Mentre in Italia, ci si sta battendo per combattere (ed arginare) la piaga dell’Aids, attraverso la sperimentazione scientifica e cure alternative, Monsignor Antonio Vacca, Vescovo Emerito di Alghero, condanna apertamente l’impianto di distributori automatici di preservativi nei luoghi pubblici, perchè istigano l’uomo a violare gli insegnamenti del Signore. Si legge su Pontifex:

La contraccezione ha una funzione perversa, nel senso che, come ha detto il Papa, le gravidenze indesiderate o non volute si prevengono con la castità e non con la via dell’ anticoncezionale e che il valore della verginità prematrimoniale dovrebbe essere rivalutato e considerato come una grazia e non deriso come accade oggi. Le relazioni sessuali pre matrimoniali sono del tutto sgradite a Dio e peccaminose. Penso che quei distributori di anticoncezionali nella via pubblica fuori dalla farmacie o nei bagni siano una tentazione e una pessima idea che fa del male e non del bene. Bisognebbe che lo Stato dica di no eliminandole.

Anne Rice rinnega il cristianesimo per amore del figlio gay Cultura Gay

Anne Rice rinnega il cristianesimo per amore del figlio gay

Anne Rice rinnega il cristianesimo per amore del figlio gay Cultura Gay Anne Rice, autrice di Intervista col vampiro, ha annunciato la decisione di abbandonare la religione cristiana sulla sua pagina personale di Facebook. La scrittrice non si sente più legata ideologicamente e sentimentalmente ad un pensiero antigay (la donna è mamma di un figlio dichiaratamente gay). Il testo recita così:

Mi è semplicemente impossibile ‘dipendere’ da questo litigioso, ostile, meritatamente famigerato gruppo. Per dieci anni, ci ho provato. Ho fallito. Ora ne sono fuori. La mia coscienza non mi permette di andare oltre. Nel nome di Cristo, ho chiuso con il Cristianesimo e con l’essere cristiana.

Monsignor Francesco Cosmo Ruppi sui preti gay: "Non vanno solo cacciati, ma anche aiutati al recupero" Cultura Gay

Monsignor Francesco Cosmo Ruppi sui preti gay: “Non vanno solo cacciati, ma anche aiutati al recupero”

Monsignor Francesco Cosmo Ruppi sui preti gay: "Non vanno solo cacciati, ma anche aiutati al recupero" Cultura Gay L’inchiesta di Panorama sui preti gay, intrufolatisi in abiti civili all’interno della movida romana, ha suscitato accese polemiche da parte dell’alto clero. Riportiamo dal sito Pontifex, una delle testimonianze più agghiaccianti. Monsignor Francesco Cosmo Ruppi, Vescovo Emerito di Lecce, ritiene che (al limite del caso patologico), i sacerdoti omosex debbano essere riportati sulla retta via con un nuovo slancio ecclesiastico:

Di solito non giudico la cose degli altri e la vita altrui, perché in fondo tutti siamo peccatori e nessuno ha il diritto di ergersi a giudice. Certamente se qualche confratello si é abbandonato a queste cose ha commesso un gesto molto grave, pesante e come tale va esaminato. Non credo che si possa girare molto attorno al problema. Certo, quello che dice il Vicariato e che non commento, nella sostanza é giusto. Ma non basta solo limitarsi all’ aspetto cacciata, quanto anche ad un altro lato altrettanto importante.

Monsignor Enrico Solmi ai gay: "Non vi sentiate discriminati" Cultura Gay

Monsignor Enrico Solmi ai gay: “Non vi sentiate discriminati”

Monsignor Enrico Solmi ai gay: "Non vi sentiate discriminati" Cultura Gay Nei giorni scorsi, il vescovo di Parma, Enrico Solmi, ha tenuto un incontro con i suoi fedeli gay nel tentativo di far convivere due universi così lontani, eppure tanto complementari. Il settimanale Vita Nuova ha rivelato i risultati del confronto religioso

L’incontro è un segno non solo della sensibilità personale di mons. Solmi, ma costituisce un richiamo chiaro a non discriminare nessuno (e Dio sa quanto c’è bisogno di questo richiamo ai nostri giorni). Riafferma con autorevolezza inequivocabile, che nessuno e’ escluso dalla comunione ecclesiale per la sua appartenenza a determinate categorie sociali.

Néstor Kirchner difende la legge sui matrimoni gay Cultura Gay

Néstor Kirchner difende la legge sui matrimoni gay

Néstor Kirchner difende la legge sui matrimoni gay Cultura Gay L’ex Presidente dell’Argentina, Néstor Kirchner, si scaglia contro i vescovi locali, che attraverso intimidazioni morali ha tentato di ostacolare l’iter parlamentare della nuova legge sui matrimoni gay

L’Argentina deve abbandonare definitivamente le visioni discriminatorie e oscurantiste. Mi dispiace per l’indirizzo che alcuni hanno voluto dare a questo tema, ma io ho la coscienza tranquilla per aver votato a favore del matrimonio egualitario, a favore dell’uguaglianza dei diritti; noi argentini meritiamo un paese libero, aperto e con parità di diritti per tutti.

Affitti negati ai gay: la Chiesa contro Mara Carfagna Cultura Gay

Affitti negati ai gay: la Chiesa contro Mara Carfagna

Affitti negati ai gay: la Chiesa contro Mara Carfagna Cultura Gay Il sito Pontifex, risponde senza mezzi termini al Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, che nei giorni scorsi, aveva espresso il proprio disappunto contro alcuni proprietari che negano apertamente la possibilità ai gay di affittare la propria casa. Un atteggiamento omofobo che deve essere combattuto per garantire a tutti il diritto d’alloggio senza distinzione d’orientamento sessuale.

Nell’articolo dal titolo “Ministro: vada al mare. La proprietà privata in Italia é inviolabile” di Bruno Volpe, si boccia il comportamento troppo “permissivo” della Carfagna nei confronti della comunità lgbt. Insomma, per il blog antigay non solo non abbiamo diritto ad alcun riconoscimento civile, ma nemmeno a vivere in una casa decente. Sul portale, si leggono affermazioni piuttosto “scottanti” sul tema

Fermate il Ministro Mara Carfagna che ormai é pronta alla tessera dell’Arcigay. Nel suo delirio sempre più travolgente, desiderosa di mettersi in evidenza stante la inutilità del suo ministero, ora chiede sanzioni per i proprietari di case che non affitano ai gay. L’art 41 della Costituzione, evidentemente, le sfugge. Lo comprendiamo, nel passato il Ministro non ha masticato molto diritto e neppure la politica, ma ha fatto la velina, nulla di grave ovviamente. Bene, secondo quella norma la proprietà privata va tutelata e protetta e i limiti consistono solo nel caso di uso antisociale. Bene, il proprietario, salvi regimi stalinisti o irrispettosi della libertà economica può affittare a chi gli pare, o non affittare o scegliersi il conduttore secondo i criteri che vuole lui e il Ministro o il Legislatore non è in grado, salva la latente incostituzionalità di limitare tale facoltà.

Monsignor Odo Fusi Pecci: "I Gay Pride? Una manifestazione del demonio" GLBT News Manifestazioni Gay

Monsignor Odo Fusi Pecci: “I Gay Pride? Una manifestazione del demonio”

Monsignor Odo Fusi Pecci: "I Gay Pride? Una manifestazione del demonio" GLBT News Manifestazioni Gay Sfogliando uno dei siti preferiti (si fa per dire) della comunità gay italiana, Pontifex, apprendiamo interessanti visioni sui Gay Pride organizzati nel nostro Belpaese. Tocca all’Arcivescovo di Trani Monsignor Giovanni Battista Pichierri aprire le danze, ritornando sull’Orgoglio Gay del 26 giugno a Napoli e soprattutto sul fatto che Vladimir Luxuria ha esaltato il Vescovo della città Crescenzo Sepe definendolo grande pastore perché non ha ostacolato in alcun modo la manifestazione

I complimenti di Luxuria per me sarebbero molto imbarazzanti e sgraditi e sicuramente ne avrei preso le distanze con i debiti modi. Poi ognuno si regola come vuole. Indubbiamente i Vescovi non hanno alcun potere di vietare una manifestazione in terreno civile, ma devono parlare chiaro e se necessario ammonire la popolazione ei fedeli dei rischi che comporta. Ricevere in sé stesso non é male. Ma bisogna ricevere per convertire e invitare a cambiare vita. Ma evitare ogni indulgenza verso questi vizi come l’ omosessualità. Si tratta di tendenze disordinate e contro natura. Bisogna avere misericordia, ma neppure indulgenza con chi ne fa pubblica dimostrazione e vanto.

Ritornando sullo stesso tema, il vescovo Emerito di Senigallia, Monsignor Odo Fusi Pecci si dimostrando più catastrofista, perchè nei Pride sospetta ci possa essere l’ombra del demonio (ma che idiozia!)

Rimini, niente messa per detenuto gay GLBT News

Rimini, niente messa per detenuto gay

Rimini, niente messa per detenuto gay GLBT News Riportiamo uno spiacevole episodio, accaduto nei giorni scorsi nel carcere di Rimini a Fabio Tonelli, gay dichiarato. Inizialmente al giovane omosessuale è stata assegnata una cella singola (e non gli è andata così male tutto sommato). I problemi più gravi sono cominciati a sorgere quando al recluso è stata negata la possibilità di partecipare alla messa domenicale in quanto il personale non intende scortarlo nella chiesa interna alla casa di detenzione.

Dall’istituto penitenziario fanno sapere che effettivamente il detenuto non può prendere parte alla funzione religiosa, perchè il parroco è costretto ad articolare la celebrazione in tre momenti: uno per gli “ospiti” della sezione Andromeda (dove si trovano i prigionieri con problemi di droga), uno per quelli colpevoli di altri reati e il terzo riservato ai transessuali. Per ovvie ragioni di sicurezza personale, chi si dichiara omosessuale non può frequentare gli stessi spazi dei detenuti eterosessuali e neppure transessuali, ecco perchè Fabio non può partecipare al rito cattolico.

Monsignor Alfeo Giovanni Ducoli: "Ingiuste violenze su gay, ma a volte provocano” Cultura Gay GLBT News

Monsignor Alfeo Giovanni Ducoli: “Ingiuste violenze su gay, ma a volte provocano”

Monsignor Alfeo Giovanni Ducoli: "Ingiuste violenze su gay, ma a volte provocano” Cultura Gay GLBT News Intervistato da Pontifex, l’arcivescovo emerito di Belluno, monsignor Alfeo Giovanni Ducoli, affronta a viso aperto il tema dell’omosessualità e delle violenze omofobe dei giorni scorsi con risultati piuttosto sconcertanti. Cosa penserà mai della condizione gay? Tenetevi forte perchè vi troverete di fronte ad affermazioni piuttosto pesanti

In sé stessa, come patologia, non é un peccato se repressa e contenuta nei limiti delle giusta misura. In poche parole se l’ omosessuale che non ha colpa di questa sua inclinazione disordinata e contro legge etica, si contiene e non da scandalo, non lo possiamo considerare peccatore. In sostanza non é pensabile condannare chi vive portando dignitosamente e con pazienza questa dolorosa croce.

In caso di atti omosessuali praticati con immensa gioia, le cose cambiano

Papa Ratzinger celebra matrimonio gay in un quadro di Kevin Sharkey Cultura Gay

Papa Ratzinger celebra matrimonio gay in un quadro di Kevin Sharkey

Papa Ratzinger celebra matrimonio gay in un quadro di Kevin Sharkey Cultura Gay Benedetto XVI ufficializza l’unione tra due uomini nella Basilica di San Pietro. Purtroppo non è la realtà, ma solo una raffigurazione pittorica (dal titolo Ora può baciare lo sposo) nata dal genio provocatorio dell’artista irlandese Kevin Sharkey. Il quadro sarà esposto a Dublino il prossimo mese e vuole infondere un messaggio di speranza a tutti i gay del pianeta. La luce nitida, luminosa che buca la tela, simboleggia il desiderio di innocenza, una prospettiva inoffensiva verso la Chiesa ed il culto dei fedeli. E’ lo stesso autore del dipinto a spiegare come è stata concepita l’opera

Ho avuto l’idea quando ho letto l’articolo di un giornale, in cui il Papa aveva etichettato il matrimonio gay come la minaccia più grande per la nostra società. Sono vicino all’atteggiamento tradizionale che la Chiesa vuole avere, ma credo che condannare migliaia di persone innocenti con queste frasi è offensivo nonchè anticristiano. Quando io penso al concetto di male nel mondo, dal terrorismo, alle carestie, alle malattie, trovo che sia mostruoso che un uomo dall’incredibile potere come il Papa possa dare attenzione ad una cosa piccola e minore come le nozze gay. Inoltre, ritengo che certi recenti rivelazioni di comportamento disdicevole da parte di preti cattolici, sia molto più grave e malato di due persone che semplicemente vogliono esprimere il proprio amore l’uno per l’altro.

Monsignor Serafino Sprovieri: "I trans? Un’offesa alla natura" Cultura Gay

Monsignor Serafino Sprovieri: “I trans? Un’offesa alla natura”

Monsignor Serafino Sprovieri: "I trans? Un’offesa alla natura" Cultura Gay La Chiesa tuona, ancora una volta, contro le sue “pecorelle smarrite”. Un vescovo emerito dell’Arcidiocesi di Benevento, monsignor Serafino Sprovieri, si è lasciato andare a considerazioni piuttosto sconcertanti (e al dir poco inammissibili) sul mondo trans. Non ci credete?! Leggiamo assieme l’allucinante affermazione

A mio giudizio, specie i trans, sono un’offesa alla natura, la stravolgono con una condotta depravata e capricciosa. Sono contrari a Dio e al suo progetto, che io paragono ad un quadro da disegnare a tinte di amore. Ma loro questo quadro non lo completeranno mai in quanto conoscono il piacere, ma non l’ amore che non è solo accoppiamento fisico, ma servizio e soprattutto, volto alla riproduzione. Quando qualcuno mi spiegherà come un trans o un gay possa generare vite, mi ricrederò.