Porta per titolo, STORIE – racconti di ordinaria diversità, la nuova campagna di sensibilizzazione nata dalla collaborazione tra Arcigay e DRAFTFCB. Le prime testimonianze raccolte, raccontano una ampia gamma di esperienze centrate sulla serenità di vivere la propria visibilità e il coming out sul posto di lavoro, a scuola, con gli amici, con i familiari e con tutti di gay e lesbiche (e dei loro gentitori). I racconti vogliono favorire e promuovere l’ascolto e raccontare una quotidianità troppo spesso invisibile al grande pubblico.
storie gay
Massacro di Utoya: due lesbiche hanno salvato 40 ragazzi
Nel massacro dell’isola di Utoya ci sono due eroine a cui si deve davvero tanto. È grazie al coraggio di Toril Hansen e Hege Dale che 40 ragazzi sono riusciti a salvarsi dalla furia omicida di Anders Behring Breivik. La coppia – sposata da qualche tempo – abita a poca distanza dal luogo in cui è avvenuta la tragedia, è per questo che è sono state le prime ad avvertire la polizia e sopratutto a prestare i primi fondamentali soccorsi.
Costa Rica: coppia lesbica si sposa in Messico per sensibilizzare l’opinione pubblica
Ana Laura Brenes Bonilla e Sara Valverde Madrigal è una coppia lesbica con un solo grande sogno: quello di convolare a nozze. Le due donne, pur di sensibilizzare l’opinione pubblica del Costa Rica, hanno deciso di sposarsi in Messico, poichè nel loro stato non è concesso ad una coppia dello stesso sesso di legalizzare il loro rapporto.
Giornata Mondiale contro l’Omofobia 2011: i video dei protagonisti
Nella Giornata Mondiale contro l’Omofobia e la transfobia, abbiamo scelto di dare voce (e soprattutto un volto) a chi lotta per ottenere un riconoscimento giuridico dalla “sonnecchiante” classe dirigente italiana. A seguito dei numerosi episodi omofobi dell’ultimo anno, si sente sempre più forte, l’esigenza di approvare una legge che tuteli gli omosessuali da attacchi inconcepibili, dettati dalla non accettazione di un diverso orientamento sessuale.
Dopo il salto, trovate i video di ragazzi gay, lesbiche o semplicemente gente comune (ma friendly) che sposano la causa omosex. Non è possibile che, in un Paese civile, si faccia finta di niente, non rendendosi conto dell’emergenza sociale in cui versa, da troppo tempo, la comunità lgbt.
Storie di gay, figli di boss
Vanity Fair ha raccolto le crude testimonianze di chi vive la propria omosessualità come un dramma. Sono i figli dei boss, che per ragioni d’onore, non posso vivere apertamente il proprio orientamento omosessuale per paura di ripercussioni sulla propria vita. Come Rocco, diciannove anni, erede di un boss calabrese, che non può usare nè il suo cognome né mostrare il suo volto per paura di essere scoperto:
Ho sempre saputo di essere gay. Da piccolo giocavo con le Barbie… I miei genitori non sanno niente di me, non capirebbero… Appartengo a una famiglia della ’ndrangheta di Reggio Calabria. Una famiglia oppressiva che si è sempre intromessa nella mia vita, e che non mi permetterà mai di vivere come voglio, almeno finché resterò qui. Per questo ho un progetto: scappare al Nord appena finite le scuole. Non voglio fare la fine di mio zio, costretto a un matrimonio combinato per evitare il disonore che qualcuno si accorgesse della sua omosessualità…
Girolamo Lo Verso, ordinario di Psicologia clinica all’Università di Palermo, ritiene che il fenomeno sia diffusissimo su tutto il territorio nazionale:
In Cosa nostra c’è sempre stata omofobia. Non per moralismo, poiché la mafia non ha un’etica. L’omosessuale è ritenuto inaffidabile perché non ha un’identità certa. Non è come il “vero uomo” che non parla, che di solito non tradisce la moglie, che uccide senza emozioni, che pensa solo agli affari… Guardi la storia di Leonardo Vitale, il primo pentito di mafia. Passò tutta la vita ad angosciarsi sulla propria identità sessuale, perché nel suo ambiente non c’era niente di più sporco e disprezzato dell’omosessualità…
New York: coppia gay attende da 61 anni di sposarsi
Sentendo la storia di Richard e John viene da pensare che la pazienza non è solo la virtù dei forti ma anche quella dei gay. Richard Adrian Dorr e John Mace sono una coppia gay che ha alle spalle 61 anni di vissuto, il loro primo incontro risale al ’48 ma è dal 1950 che i due hanno deciso di mettersi assieme.
In tutti questi anni Richard (83 anni) e John (91) hanno sempre pensato di ufficializzare il loro rapporto con il matrimonio, non l’hanno mai fatto perché essendo tutti e due residenti a New York vorrebbero farlo nella città che amano. Il signor Dorr ha dichiarato:
11 settembre: madre di un ragazzo gay, morto negli attacchi terroristici, felice per l’uccisione di Bin Laden
La madre di un omosessuale morto nell’attacco terroristico dell’11 settembre ha accolto favorevolmente la notizia della morte di Osama Bin Laden. Alice Hoagland durante un’intervista con la NBC ha dichiarato di essere orgogliosa per il gesto di suo figlio Mark:
Sono molto orgogliosa di quello che mio figlio ha compiuto insieme agli altri passeggeri.
Mark Bingham era tra i passeggeri del volo 93 di United Airlines, l’unico dei quattro aerei a non schiantarsi su un obbiettivo programmato dai terroristi di Al-Quaeda. Le persone a bordo riuscirono a prendere il comando del velivolo e a schiantarsi su un campo, scongiurando così l’attacco ad un ulteriore sede istituzionale americana.
Bacio libero, i racconti di una giornata da non dimenticare
Si è concluso con un buon riscontro di partecipanti, la manifestazione ribattezzata Bacio libero, ossia una forma di protesta collettiva (e pacifica) di etero e gay contro il sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi per chiedere maggior tutela (ed uguaglianza) di diritti anche per la comunità lgbt italiana, non particolarmente tutelata dalla classe dirigente italiana.
Vogliamo le vostre foto, i video ed i racconti per una giornata che non dovrà essere ricordata come un caso isolato della nostra storia politica. Postatele tranquillamente sul nostro profilo Facebook o sfruttate al meglio la nostra sezione dei commenti per tirare le somme sulla vostra esperienza
Georgia: lesbiche sorprese a fare sesso in biblioteca
Vicenda piccante quella che è accaduta all’interno della biblioteca della Columus State University (in Georgia). Due studentesse sono state sorprese da una guardia mentre stavano facendo sesso tra gli scaffali. Le amanti sono state arrestate per atti osceni in luogo pubblico, grazie al pagamento della cauzione sono state rilasciate poco dopo.
Nakita Holt (21 anni) e Jessica Bass (18) si erano appartate con la convinzione che nessuno le avrebbe scoperte, in quel momento c’erano pochissime persone nell’edificio.
New York, detenuto: “Un topo gay ha abusato di me”
Un detenuto di colore del carcere di New York è stato abusato da un topo. Non si tratta di una di quelle leggende metropolitane che circolano su Internet, e neanche l’ultima rivelazione di Wikileaks in merito alla vita sessuale di Topo Gigio. È accaduto per davvero a Peter Solomon, il quale ha dichiarato di essere stato morso sul pene da un roditore che lo ha aggredito mentre stava dormendo.
Solomon ha fatto sapere che il roditore era in realtà gay e che quest’ultimo era fermamente intenzionato a fargli un fellatio. Qualcosa però è andato storto, l’uomo ha detto che la bocca del molestatore era troppo piccola per contenere il suo pene ed è per questo che è stato ferito. Peter ha citato in giudizio i funzionari della prigione per molestie sessuali, non potendosela prendere direttamente con l’abusatore:
Dunno Y, il film con bacio gay scandalizza Bollywood
E’ in arrivo sugli schermi mondiali, Dunno Y (in alto la copertina), la prima pellicola girata a Bollywood, che sta facendo già discutere mezzo mondo per un bacio gay tra i due protagonisti. Il regista esordiente Sanjay Sharma ha voluto come attore principale, il fratello Kapil, amatissimo dal pubblico gay locale.
Il film racconta le difficoltà di un modello che tenta la fortuna trasferendosi a Mumbai sfidando i pregiudizi e lasciandosi coinvolgere dal variopinto universo omosex indiano, vivendo un amore intenso ma clandestino con un proprio collega.