Udc, Carlo Casini contro The Sims 3: “E’ un videogioco gay”

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Udc, Carlo Casini contro The Sims 3: "E' un videogioco gay" Lifestyle Gay

Ospite di Klauscondicio, Carlo Casini, europarlamentare Udc e membro del Movimento per la Vita, ha attaccato duramente i vertici di Electronic Arts, società produttrice di The Sims 3 perchè il simulatore promuoverebbe “le famiglie, matrimoni e adozioni gay consentendo ai protagonisti di formare coppie omosessuali in grado di sposarsi e adottare bambini, non va venduto ai minorenni”. All’ennesima provocazione di Davi su tematiche lgbt, il politico ha risposto stizzito:

È inaccettabile che un videogioco che entra nelle case di milioni di italiani permetta ad un bambino di 6-7-8 anni di creare una coppia gay che può anche adottare bambini. Questi videogiochi sono molto pericolosi, minacciano l’educazione di un bambino, la loro diffusione ha risvolti di carattere igienico-sanitario. Lo sviluppo della sessualità di un adolescente presenta inizialmente aspetti di omosessualità e bisessualità, che poi si armonizzano e l’eterosessualità diventa la regola. Questi videogiochi intervengono in quel momento di sviluppo parziale, in cui è normale che ci siano tendenze omosessuali che rischiano di essere fissate. Questo è un modo per fissare l’omosessualità.

In realtà, sia il conduttore che lo stesso Casini ignorano che, al mondo, esistono organismi competenti che monitorano la supervisione di film e videogiochi per i minori. The Sims 3 è fruibile dagli utenti di età maggiore ai 12 anni e si distingue per la mancanza di elementi che possano urtare la sensibilità dei baby consumatori: sesso, violenza, erotismo sono completamente assenti. E qualcuno, spieghi ai bigotti che si tratta sempre di una realtà virtuale… purtroppo!

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Ed un primo commento alle sconcertanti dichiarazioni, è arrivato da Vladimir Luxuria (Fonte Adnkronos):

Prima la pubblicita’ di Ikea, oggi il video gioco ‘the Sims’. Solo in Italia ci si stupisce che possano esistere delle famiglie omossessuali. Siamo davvero al limite del ridicolo.