La Chiesa anglicana è aperta ad ordinare vescovi omosessuali, a condizione che siano celibi. E’ questo il nuovo corso sancito in un documento che sarà presentato, ad inizio luglio, in occasione del prossimo Sinodo, intitolato intitolato Scegliere i vescovi, la legge sull’uguaglianza del 2010. Nei brevi estratti concessi alla stampa britannica, si legge:
Non vi è alcuna presa di posizione della Chiesa d’Inghilterra secondo cui una persona celibe in un’unione civile non può essere considerato per la nomina a vescovo. L’orientamento sessuale di una persona è, in sè, irrilevante al fine di stabilire la sua idoneità a un incarico episcopale o alla sua ordinazione. Sarebbe, pertanto, sbagliato se, durante il processo di selezione per la nomina a vescovo, l’assemble tenesse conto dell’orientamento sessuale del candidato.
La Carta ha escluso categoricamente le convivenze tra preti omosex. Emblematico è il caso di Jeffrey John, sacerdote celibe, gay e convivente con un altro religioso, che non potrà presentare nuovamente la sua candidatura per la diocesi londinese di Southwark dopo che, nel lontano 2003, vide sfumare l’incarico come arcivescovo di Reading a causa della sua omosessualità. Siamo sicuri che si arrenderà così facilmente?