Una psicoterapeuta che aveva cercato di riportare sulla retta via un gay è stata sospesa dal corpo professionale per negligenza. Lesley Pilkington, 60 anni, ha anteposto il giudizio personale su quello professionale, nel momento in cui ha cercato di curare Patrick Strudwick, un giornalista gay in incognito.
La relazione ha evidenziato che la psicologa ha permesso ad opinioni personali preconcette sullo stile di vita gay di influenzare il suo rapporto professionale in modo pregiudizievole. I suoi metodi sono risultati: dogmatici e non professionali. La dott.ssa sarà sottoposta ad un periodo di formazione di 12 mesi e se non consegnerà una relazione entro tale termine sarà radiata dall’albo dei professionisti.
Il giornalista ha fatto finta di voler ricevere una cura per la sua condizione e la dottoressa non si è certa tirata indietro. Ha, inoltre, registrato delle loro sedute. Tuttavia, la difesa della Pilkington ha asserito che egli ha ingannato la professionista circa il vero motivo dei loro incontri. Purtroppo, invece, la terapia riparatrice è ancora considerata valida da molti, diciamo, professionisti e ciò non può essere oltremodo tollerato!