La Corte federale statunitense ha approvato un decreto per il quale da oggi in poi sarà possibile agli studenti del Neuqua Valley High School, a Naperville, indossare t-shirts con scritte omofobe.
Episodi omofobi, espressi con ostentazioni di magliette, sono apparsi già nel 2006, ossia dopo un progetto educativo di tolleranza nella scuola; un ragazzo ha, infatti, indossato una maglietta con scritto “Sii felice, ma non gay!”. I dirigenti scolastici ovviamente obiettarono il motto e lo cambiarono dapprima con “Sii felice, riga dritto!”, per poi lasciare solamente la scritta “Sii felice!”.
Ma la Corte d’appello del settimo circuito ha emesso una sentenza inequivocabile:
In un istituto che si professa garante della tolleranza nei confronti dell’omosessualità non sono consentiti atteggiamenti che tendano a soffocare le eventuali criticità riguardo i gay. Nessuno ha il diritto di censurare la critica riguardo i modi di pensare e vivere nella comunità sociale.
Il provvedimento è in linea con i numerosi provvedimenti presi in questi giorni negli Stati Uniti e tesi a garantire la massima libertà d’espressione. Ovviamente nessuno può indurre un altro individuo a cambiare le proprie opinioni, ma ritengo che permettere a dei ragazzi d’indossare delle magliette offensive nei riguardo di altri compagni sia un comportamento da denunciare.