Il futuro candidato per i democratici al Senato e governatore della Virginia, Tim Kaine, si è rifiutato questa settimana di esprimere una specifica posizione sulla possibilità di adozione per le coppie gay, tema di dibattito nello Stato. Una politica antidiscriminazione era stata adottata da Kaine ancora governatore; questa prevedeva che gli enti statali non discriminassero i possibili genitori adottivi sulla base di criteri sessuali o di status familiare. Alcuni legislatori hanno affermato che la politica poteva allargare le adozioni a coppie gay e a coppie non sposate. Kaine è, però, in disaccordo con tale interpretazione.
Il governatore ha affermato che non era sua intenzione cambiare le prerogative rispetto alle adozioni, poichè non aveva i poteri per compiere una modifica di tale portata.
Nel 2005, Kain si era detto avverso alle adozioni da parte di coppie omosessuali o non sposate. Oggi, però, egli mostra le stesse ambiguità di allora:
Non credo che gli enti che si occupano delle adozioni debbano discriminare i possibili genitori adottivi sulla base del loro orientamento sessuale, poichè il primo interesse è il benessere dei bambini e questo dovrebbe essere il criterio.
Insomma, la questione resta aperta, poiché le opinioni politiche sembrano restare troppo stesso pura teoria che non viene poi applicata nella realtà, quando i primi a venir lesi sono proprio i bambini in difficoltà!