Riportiamo il punto di vista di Vladimir Luxuria sulla delicata questione delle nozze gay sollevata dai vertici del Partito Democratico (Fonte Panorama.it)
Mentre ti prepari a recitare Tondelli, le nozze gay scuotono il Partito Democratico.
Così mi sono tolta anche l’ultimo dubbio che l’accordo Pd-Udc sia già stato fatto, per altro sacrificando le questioni eticamente sensibili. E’ chiaro che non rappresenta, almeno per me, la coalizione più attraente.
Ora Beppe Grillo si dice a favore delle unioni civili anche per gli omosessuali.
Si è fulminato sulla via di Damasco? Magari imparerà anche a chiamare le trans col loro nome invece che travestiti. Ero ad un suo spettacolo quando disse: “Rifondazione Comunista candida un travestito, dove andremo a finire!”. Non vorrei che fosse solo la corsa ad occupare un posto vuoto.
Se Berlusconi mettesse le unioni civili nel programma elettorale lo voteresti?
No, il mio cuore rimane a sinistra. Sperando che la sinistra resti a sinistra (dice ridendo). Però non soffro di pregiudizi o preclusioni ideologiche, soprattutto se si parla di diritti civili. Quando Mara Carfagna presentò la campagna contro l’omofobia c’ero e l’ho sostenuta.
Consideri l’esperienza politica un capitolo chiuso?
Non mi entusiasmano le alleanze e i programmi che vedo all’orizzonte. E non mi piace prendere in giro la gente: non sarei credibile come candidata in una coalizione con l’Udc.
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