La commissione parlamentare dello Zimbabwe competente per la Riforma della Costituzione ha dichiarato che la nuova costituzione -che sarà sottoposta a referendum- non conterrà leggi che garantiranno tutela e protezione della comunità LGBT, né tantomeno i loro diritti.
Com’è ben noto, il presidente Robert Mugabe e il primo ministro Morgan Tsvangirai si sono pronunciati più volte contrari sulla questione diritti civili, mentre sono fortemente favorevoli a una scellerata promozione dell’omofobia nel paese; pertanto, la decisione non si presenta come una sorpresa.
In un paese dove sono già molto severe le leggi contro l’omosessualità, i gay e lesbiche dello Zimbabwe si ritroveranno presto a non poter fronteggiare in alcun modo alla moltitudine di diritti umani negati, senza possibilità alcuna di chiedere ad un ricorso legale.
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